Tuttavia talvolta è meglio resettare e ripartire da zero. Vedasi il recente esempio Parma o il Napoli scudettato medesimo…
“È vero, ci sono esempi che si sono poi rivelati virtuosi nel tempo. Però, ancora ai giorni nostri, vivere situazioni simili è inconcepibile”.
L’ha convinta la squadra a livello di rendimento?
“Mi potranno dire che è facile parlare da fuori, perché io non ero dentro e non potevo sapere. E per carità: se lo si sostiene si ha anche ragione. Però, a una certa, si deve giocare per l’orgoglio e per la maglia. La società va in rovina giorno dopo giorno? Pazienza, io provo a giocarmela, fino alla fine. In chiave salvezza, personalmente speravo in qualcosa di più”.
Boccia quindi Stankovic come allenatore?
“Assolutamente no, non ho detto questo. Quando è arrivato, si è fatto qualcosa di meglio. Però io mi aspettavo una reazione di orgoglio e che si lottasse ancora un po’ più in fondo per la salvezza”.
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