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IL PRESIDENTE

Sampdoria, Lanna: “Non dormo da 10 mesi. Ferrero? Non sono un suo uomo”

Sampdoria Lanna
Le parole del presidente blucerchiato sulla difficile stagione del club tra campionato e questione cessione.

Redazione ITASportPress

Arrivano da Il Secolo XIX le parole del presidente della Sampdoria Marco Lanna all'indomani di quelle dell'ex patron - ancora proprietario della società attraverso la figlia - Massimo Ferrero. L'attuale numero uno ha commentato le voci sul possibile ritorno del Viperetta ma soprattutto le questioni relative alla cessione del club e del campionato.

FERRERO - "Non sono un uomo di Ferrero, basta informarsi su come sono entrato nel Cda. lo Massimo Ferrero non lo avevo mai visto né sentito prima di un incontro a Milano voluto dal trustee Vidal. Per legge siamo tenuti a riferire del nostro operato sia al trustee che agli azionisti. Quella è stata la prima volta in vita mia che ho visto Ferrero". E sulla visita in Sampdoria-Roma del Viperetta: "Io l'ho saputo solamente un minuto prima quando lui era già entrato allo stadio. Gli ho dato la mano, sì, è vero, ma la do a tutti, anche ai miei nemici. Perché sono educato. Il suo arrivo al Ferraris ha creato enormi tensioni, credo che sia in corso anche un'indagine della Questura. Vorrei precisare che io e il Cda stiamo lavorando esclusivamente per il bene della Sampdoria. Le dimissioni sono un pensiero che ci ha accompagnato spesso nelle scorse settimane. Non le abbiamo rassegnate per un senso di responsabilità, in questo momento creerebbero grandi problemi al club. E siamo ancora qui oggi per il club, nessuno di noi è attaccato alla poltrona".

CESSIONE E CAMPIONATO - Lanna ha poi aggiunto: "Quando siamo arrivati sapevamo di dovere arrivare fino al termine del campionato, salvando la squadra e la situazione economica, per vendere la società. Così non è stato e siamo rimasti in carica perché in quel momento c'era in piedi la trattativa con Cerberus, che sembrava potesse andare a buon fine. Non abbiamo potuto fare mercato, abbiamo dovuto diminuire il monte ingaggi. Siamo tornati dalle banche, non abbiamo nessun contributo di finanza esterna. Non so se rende l'idea. Sarà dieci mesi che non riesco a dormire, ma quale serenità. Sappiamo tutti molto bene in quale situazione ci troviamo. Non sono sereno e nemmeno un attore. Chi mi conosce realmente sa quanto stia soffrendo. Dobbiamo pensare al presente. Il mercato? Qualcosa faremo, ma abbiamo tanti paletti e non è un segreto. Possiamo comprare 6 giocatori? No. Comprare a oggi nemmeno uno. Ferrero? Non so che cosa voglia fare. Non ha parlato con nessuno del Cda. Il punto è sempre lo stesso, se non avremo più la corretta autonomia, prenderemo delle decisioni. Bisogna capire che cosa succederà".

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