
L'ex calciatore della Sampdoria, Luciano Chiarugi in blucerchiato dal 1978 al 1979, ha risposto a tre domande di Itasportpress sulla situazione del club ligure.
Esclusiva
L'ex calciatore della Sampdoria, Luciano Chiarugi in blucerchiato dal 1978 al 1979, ha risposto a tre domande di Itasportpress sulla situazione del club ligure.
Ha militato anche nella Samp. A bruciapelo: cosa è successo?
“Nel calcio la ruota gira. L’anno scorso i doriani festeggiavano per la retrocessione del Genoa, ora capita il contrario. Mi auguro che, in ogni caso si faccia il possibile per evitare di ripartire dai dilettanti. Non è la dimensione che compete a un club della storia della Samp, che ha avuto presidenti gloriosi come Mantovani”.
Cita Mantovani, non Ferrero. I guai sono cominciati con lui?
“Quando le cose vanno bene è merito di tutti, quando vanno male è sempre colpa di uno solo. Non saprei dire se le colpe sono sue. So solo che la Samp rischia grosso e che deve arrivare un imprenditore valido che la possa salvare. Altrimenti sono problemi concreti. Ripeto: nei dilettanti i doriani non ci devono finire”.
Un giudizio sulla stagione di Stankovic?
“A me è molto piaciuto. Da quando è arrivato, la Samp ha provato a giocarsela in tutte la partite. Poi in mezzo si è messa la sfortuna, tra pali e traverse, e anche qualche errore arbitrale. Poi è logico: quando sei nelle sue condizioni, sei dentro un tunnel buio e non sai come uscire. Le colpe non sono di certo nè sue, nè dei calciatori”.
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