
In merito alla stagione deludente in casa Sampdoria, Luigi Turci, portiere blucerchiato tra il 2002 e il 2005, nonchè preparatore dei portieri dello staff di Marco Giampaolo tra il 2017 e il 2019 ha detto la sua ai microfoni di Itasportpress.it.
Esclusiva
In merito alla stagione deludente in casa Sampdoria, Luigi Turci, portiere blucerchiato tra il 2002 e il 2005, nonchè preparatore dei portieri dello staff di Marco Giampaolo tra il 2017 e il 2019 ha detto la sua ai microfoni di Itasportpress.it.
Cosa è successo alla Samp questa stagione?
“È successo un caos societario bello e buono. I giocatori sono gli ultimi responsabili. Non si possono scaricare colpe su di loro. Non è giusto”.
E sull’allenatore?
“Nemmeno. Quali colpe volete che abbia Stankovic? Ha fatto del suo meglio, era alla sua prima esperienza. È mancata l’ossatura societaria”.
E ora? Da dove si riparte?
“Da una proprietà seria, con un progetto concreto. Ma fatemi fare un appello…”.
Prego.
“Ho la Samp nel cuore e i loro tifosi. Il club blucerchiato non deve essere trattato meramente come un’azienda. Quindi, chiunque arriverà, abbia a cuore in primis i tifosi e la piazza. È l’aspetto principale. Se si ripartirà dal basso, l’importante è tenere il focus su di loro”.
Cosa salva dell’attuale stagione? È stato lanciato, per esempio, il giovane Turk…
“Molto interessante, però ha giocato solo due partite, poi è subentrato Ravaglia. Io lo trovo molto interessante. Si sta facendo le ossa e ha imparato molto a Parma, alle spalle di Buffon. Per me ha un grande divenire. Gli auguro il meglio”.
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