Sulla Roma ha poi sottolineato: “Ho sbagliato a dichiarare la mia fede romanista. Di errori nella carriera ne ho fatti tanti ma gli sbagli li fa chi lavora. La mia romanità accentuata non è stata gradita e io invece di fare un passo indietro e cercare di capire, ho continuato ad essere così com’ero. Dunque ad oggi dico: ‘Mai nella vita calcistica presentare un Ferrero che dice quello che pensa. È sbagliato. In questo paese non c’è merito. La meritocrazia non esiste, mi hanno addossato tante colpe.
La verità è che ho commesso due grandi errori: rivelare la mia fede romanista e dire che l’inno della Samp non mi piaceva”, ha così concluso “er Viperetta”.
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