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Genoa, Rubinho: “Martinez sarà riscattato e in A sua consacrazione. Su Coda…”

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L'ex portiere ha parlato a Itasportpress
Redazione ITASportPress

La promozione in Serie A del Genoa ha letteralmente mandato in fibrillazione tutto l’ambiente del Grifone. Riguardo a ciò, Rubinho, ex portiere del club ligure (2006-2009 e, nuovamente, 2017) ha detto la sua a Itasportpress.it.

Il Genoa è aritmeticamente in Serie A. Ha fatto uno squillo per congratularsi ai suoi ex compagni e amici Sturaro e Criscito?

“Li ho visti esultare e divertirsi al massimo. Ho preferito lasciarli festeggiare. Conosco l’ambiente. Il Genoa esulta due volte: una per la promozione in Serie A, l’altra per la retrocessione della Samp in Serie B (ride ndr)”.

Si aspettava un ritorno in Serie A così velocemente?

“Sì, perché ho amici in società e sapevo che era quello l’obiettivo fin da subito. Li ho sentiti e mi hanno confermato che hanno fatto il possibile per arrivare dove sono ora”.

Come giudica il rendimento di Martinez tra i pali del Grifone?

“All’inizio avevo qualche dubbio, perché lo vedevo insicuro e notavo che prendeva gol banali. Con il tempo è cresciuto ed è stato determinante. Ora che il Genoa ha ottenuto la promozione in Serie A, da quello che so, verrà anche riscattato. Quindi può imporsi come portiere titolare del Grifone anche nella massima serie. Il prossimo campionato sarà un test decisivo per lui”.

Confermerebbe in blocco la rosa o resetterebbe tutto e ripartirebbe da zero in vista della Serie A? 

“Il Genoa è un grande gruppo. Secondo me bisogna fare il possibile per tenere gli stessi giocatori. Coda ha segnato tanto. Fossi nel Genoa, farei il possibile per tenerlo”.

Conosce bene anche l’ambiente Juve, dove sono cresciuti Vogliacco e Dragusin. Un giudizio sulla loro stagione?

“In questa stagione hanno dimostrato definitivamente il loro valore e sono sbocciati. Fossi in Dragusin, ma anche in Vogliacco, resterei al Genoa. Se proprio dovessero partire, gli consiglierei un club di Serie A di medio livello, per continuare a crescere e farsi le ossa”.

Quale deve essere l’obiettivo del Genoa la prossima stagione in Serie A?

“A me hanno detto che puntano a fare un buon campionato. Una salvezza tranquilla come priorità. Poi quello che viene dopo è tanto di guadagnato”.

Grifone guidato da Gilardino, che le ha segnato tante volte in carriera in Serie A…

“Il primo ricordo che ho di lui è un Milan-Genoa 3-1 per i rossoneri. Mi venne contro lui e presi un cartellino giallo ingiustamente! Come allenatore mi ha sorpreso. Ne parlavo con un amico l’altro giorno. Veniva dal Siena, dove non aveva fatto benissimo. Poi è arrivato al Genoa e, in un colpo, ha ottenuto la promozione in Serie A. La sua grande esperienza da calciatore lo ha sicuramente aiutato nella gestione dei momenti più delicati”.

Lo confermerebbe alla guida dei liguri anche la prossima stagione?

“Se fai bene al Genoa, puoi far bene ovunque. La piazza è molto complicata. I tifosi sono vicini e hai tante pressioni addosso. Dovessi dare un consiglio alla mia vecchia società, gli direi di tenerlo”.

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