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L'ANALISI

Genoa, quando il centrocampo ti svolta la stagione

Strootman
Gilardino non rinuncia mai al centrocampo a tre

Redazione ITASportPress

Giocatori come Strootman, Sturaro e Badelj, solo per citarne tre senatori, se stanno bene è oggettivo dire che possono dare un contributo importante anche in Serie A, non solo per la corsa alla promozione. A loro, poi, vanno aggiunti anche i vari Frendrup e Jagiello, calciatori utilissimi e a cui il tecnico non rinuncia mai, anche a gara in corso.

Gila, fin dal suo arrivo, non ha mai rinunciato a una mediana fatta di tre centrocampisti puri. Tra l’altro, quella di non sfruttare in profondità la rosa proprio in mezzo al campo era una delle critiche maggiori che venivano fatte ad Alexander Blessin che è sempre rimasto troppo fossilizzato sul 4-2-3-1.

"Abbiamo giocatori che hanno caratteristiche diverse: c’è chi ha qualità tecniche, chi ha corsa, chi può giocare sul lungo, chi sa fare le imbucate e chi è bravo a dare verticalità. Sono tutte opzioni che mi permettono di ruotare a seconda degli avversari ma anche di cambiare a gara in corso", ha spiegato il tecnico Gilardino.

Una volta recuperata la forma fisica, al centrocampista Badelj, Gila ha affidato la manovra rossoblù. Strootman era partito forte, al top della forma, poi per un certo periodo Gilardino gli ha preferito Frendrup. L’esperto olandese, però, da quando è tornato tra i titolari è sempre stato determinante. Il giovane danese, invece, è partito dal primo minuto in 26 partite su 29 ed è praticamente sempre sceso in campo. Chi ha giocato meno è Jagiello. Tra i centrocampisti del Grifone, il polacco è quello che ha più confidenza con il gol, a dimostrazione dell'utilità che hanno tutti i giocatori del reparto di centrocampo. Anche se ha un minutaggio inferiore rispetto agli altri, Jagiello ha segnato 4 reti e Gilardino spera che, come all'andata contro il Brescia, il polacco possa ripetersi anche domani.

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