MARADONA A Repubblica Antonini spiega da dove arrivano i suoi soldi e una amicizia con Diego Maradona: «A Londra, la Quanton, la mia società ha chiuso l’anno con un fatturato di 230 milioni di sterline. Abbiamo una liquidità in eccedenza di 80 milioni. Nei prossimi cinque anni, per il calcio e il basket a Trapani, abbiamo stanziato 25 milioni sia per il progetto sportivo che per gli impianti». Poi su Maradona: «Ho chiamato mio figlio Diego Armando. Diego è stato la svolta. Ha creduto in me e mi ha aperto la porta di un mondo che nemmeno immaginavo esistesse. Gli proposi di diventare, insieme a me, il mediatore del gruppo Casillo per il grano nell’America latina e grazie a lui sono diventato uno dei più importanti venditori di grano del mondo. Con lui ho conosciuto i presidenti latino americani legati a un mondo di sinistra anti americano. Ho vissuto la Cuba di Fidel Castro, il Venezuela di Chavez e Maduro, il Nicaragua di Ortega, l’Ecuador di Correa. Gente che si sedeva con me perché c’era Maradona. Con lui ho visto più di tremila partite. La finale dei Mondiali in Brasile e quella a Mosca ospiti per una settimana di Putin».
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