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Il Mondiale, cominciato senza l'Italia, continua a perdere pezzi da novanta: dopo Germania, Argentina e Portogallo, infatti, oggi è stata eliminata anche la Spagna.
Chissà se Russia 2018 poteva essere il torneo degli azzurri viste le tante sorprese...
Intanto Carlo Tavecchio riavvolge il nastro e torna ad esaminare il periodo nero legato a Gian Piero Ventura; ecco quanto dichiarato dall'ex presidente della FIGC a "Tutti Convocati", programma in onda sulle frequenze di Radio 24:
"Noi abbiamo fatto 9 partite bene, poi c'è stata la gara di Madrid contro la Spagna dove abbiamo cercato degli schemi particolari e abbiamo perso. I giocatori non avevano espresso sfiducia nei confronti di Ventura. Avevo capito che davanti ci voleva qualcosa di diverso, pensavo che l'inserimento di una punta di peso o di Insigne avrebbe fatto la differenza, è la realtà dei fatti.
Balotelli non convocato da Ventura perché non lo voleva lo spogliatoio? Difficile che i giocatori dicano di no ad un collega, ma quello fu un discorso e lo presi per buono.
Dimissioni? Ero sempre stato contrario alle dimissioni da un punto di vista politico per fatti tecnici. Risultati ne abbiamo ottenuti: il VAR, abbiamo aiutato il Coni, i campionati erano regolari. E' un metodo italiano, non mi risulta si sia dimesso il presidente dell'Olanda.
La qualificazione femminile al Mondiale è andata perché abbiamo raddoppiato il potenziale del club Italia da tre a sei Nazionali, questa è la molla, tutte le altre sono chiacchiere. In Italia siamo appena partiti".
Ventura: "Io delegittimato in maniera devastante"
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