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Catania, calo vistoso e ridimensionamento. L’analisi a 360°

Giocatori stanchi, gol solo di Sarao, tifosi delusi

Redazione ITASportPress

La sconfitta contro il Palermo ha gettato nello sconforto squadra e tifosi rossazzurri. Onore al merito dei vincitori e no al disfattismo in casa Catania ma è giusto fare un'analisi su quello che non sta funzionando e se bisogna pensare a un ridimensionamento.

Caduta libera

"Il derby di mercoledì ha consegnato un Catania in crisi e in caduta libera. Un rendimento drasticamente peggiorato. Dopo lo scintillante fine 2020, il Catania si è afflosciato. La squadra creata a sua immagine e somiglianza dal dt Maurizio Pellegrino è stata travolta dal Palermo e in campo non è più sembrata la locomotiva gioiosa e sbuffante di qualche mese prima. Caratterialmente non è una squadra all'altezza di questa importante piazza. Ha perso la leggerezza e soprattutto ha perso punti: la media è scesa drasticamente. Il Catania ha perso il suo tocco magico in attacco perdendo anche la impenetrabilità difensiva. La serie nera dopo la vittoria con la Virtus Francavilla: male a Terni, non bene al Cibali contro il Bari, non bene a Pagani, non bene a Vibo Valentia e malissimo nel derby. Il Catania ha perso brillantezza, anche se alcune prestazioni confondono, perché anche contro il Palermo, in superiorità numerica dal 36', la squadra si è accesa alla fine del primo tempo e ha raddoppiato gli sforzi per parte del secondo ma ha subito la sberla di Santana. Sul derby ha pesato la stanchezza e qualche assenza, ma è la fluidità del gioco a non convincere più. La squadra di Raffaele è diventata prevedibile e non può permettersi altri passi falsi. In certi momenti di difficoltà è giusto fare quadrato ma si avverte la mancanza di dirigenti dell'area tecnica capaci di proteggere la squadra o far capire l'importanza di certe partite come il derby che non valgono tre punti ma una intera stagione.

Catania Raffaele

Una maledizione  

"Il Covid ha colpito anche il Catania, a partire dal suo portiere Martinez, per proseguire con Reginaldo. E ci sono stati gli infortuni muscolari, i traumi. La lista degli indisponibili è stata spesso lunga e variegata e Raffaele nel 2021 quasi mai ha potuto schierare la formazione che sulla carta era titolare. Eppure riusciva quasi sempre a trovare soluzioni, l’entusiasmo della squadra moltiplicava le energie. Dopo la sconfitta con la Ternana ha staccato la spina. Sembra essere arrivata la maledizione di Lucarelli sulla compagine etnea. Le energie invece di moltiplicarsi sono diminuite, il centrocampo si è trovato troppo spesso in balia degli avversari e il numero dei gol segnati è drasticamente calato. Qualche avvisaglia c’era già stata con la Juve Stabia a inizio di febbraio, ma è nella partita con la Paganese che il Catania ha smesso di recitare un copione che conosceva a memoria. Copione che forse converrebbe cambiare passando a un sistema di gioco che protegga di più una difesa traballante. Dopo la sconfitta nel derby, Raffaele deve pensare e valutare ma anche cambiare atteggiamento evitando di raccontarci sempre scuse o accampare alibi. 

 foto Calcio Catania

Solo Manuel

"Tutto su Sarao, che nelle ultime esibizioni è stato quasi sempre il migliore in campo, ma non sempre basta. Di Piazza si è fermato a quota 1 dopo il suo ritorno alle pendici dell'Etna e la mancanza dei suoi gol si è sentita. Nel derby solo presenza. E quanto alla tattica, il gioco con i lanci lunghi su Sarao ultimamente non ha dato grossi risultati, l’impoverimento della vena creativa di Welbeck e Dall'Oglio ha influenzato anche Manuel. Che riesce a incidere anche quando è fisicamente poco brillante, ma non può fare tutto da solo. Trovare automatismi migliori con Golfo o Russotto è fondamentale per restare nelle zone alte.

Catania indifeso

"La fotografia del Catania in difficoltà in fase difensiva è fatta di tante cose e tante facce. Principalmente quelle di Giosa criticato sui social dopo il gol di Plescia a Vibo, e di Tonucci, che per mesi è stato sommerso di elogi e ora finisce nel frullatore della critica. L’ex Juve Stabia è stato considerato il Sarao della difesa, l’innesto di esperienza che serviva al Catania. Ma alla lunga anche lui ha ceduto e ha perso lucidità commettendo poi una grave ingenuità a Pagani. Le ultime partite hanno tolto brillantezza anche a Sales e Silvestri, con quest’ultimo che non è più riuscito a essere l’uomo di posizione e il formidabile tappabuchi che proteggeva tutti i compagni. Appannamento momentaneo? Può darsi, è quello che Raffaele si augura, perché finora, infortuni e squalifiche a parte, è lui l’intoccabile in difesa. Il Catania aveva un problema al centro della difesa e il club a gennaio ha provato a rinforzarsi con Giosa che inizialmente ha dimostrato una certa facilità a far ripartire l’azione ma poi si è smarrito commettendo gravi errori. E’ adesso che Raffaele deve ritrovare ordine nella fase difensiva che ha sempre schierato con tre centrali.