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Futuro rossazzurro

Catania, due i gruppi interessati al club

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Le offerte si potranno presentare fino alle ore 12 di venerdì 11 febbraio, che dovranno partire da una base d'asta di un milione di euro

Redazione ITASportPress

Ebbene si, nel calcio di oggi si può fare business. Non parliamo di plusvalenze sui cartellini o di oscure operazioni di mercato internazionali, ma di valorizzazione di una società, intesa come una vera e propria azienda. Non parliamo nemmeno di top club di Serie A, ma di una società che ha una storia lunga 75 anni, una tradizione calcistica importante e dei tifosi fantastici.Protagonista è il Catania, che dopo aver vissuto l’incubo del primo fallimento della storia vuole ripartire cercando di catturare l’interesse di investitori italiani e stranieri.

ORE FRENETICHE - Al momento però il futuro del Catania resta ancora un'incognita a meno di un mese dalla scadenza del termine fissato dal Tribunale per presentare le offerte per acquistare il titolo sportivo all’asta, unica soluzione per evitare l'esclusione dal campionato della squadra e il ritorno nel calcio dilettantistico. L'udienza è fissata per le ore 16 dell’11 febbraio. Chi si aggiudicherà l'asta dovrà fare fronte ai debiti sportivi del club per circa tre milioni di euro, oltre a sostenere i costi di gestione della società per la stagione in corso e dare garanzie per la prosecuzione dell'attività. 

DUE GRUPPI - Qualcosa si sta muovendo ma poco per la verità. Senza voler creare facili entusiasmi o illudere i tifosi rossazzurri, bisogna dire che l’ombelico del mondo per la rinascita del Catania è Milano. Nel capoluogo lombardo infatti ci sono due investitori che stanno leggendo con attenzione il bando di vendita. Secondo quanto appreso da Itasportpress.it, nel capoluogo lombardo c’è un gruppo di tre investitori, composto da un imprenditore siciliano, un avvocato molto legato a Catania e un terzo soggetto. Poi c’è anche un’altra cordata con forti potenzialità guidata da un personaggio di spicco del mondo del calcio (di cui siamo a conoscenza), che sembra al momento quella più vantaggiosa e rispondente al Catania. Un gruppo che pensa anche alle infrastrutture valutando in futuro la costruzione di un nuovo stadio.

SENZA SCIACALLI - Sono queste due le cordate che hanno rotto gli indugi e manifestato il proprio interesse per il Catania. A conferma che il calcio non è un mondo in cui si perde e basta: facendo le cose per bene, si può fare impresa. E' successo in altre piazze meno importanti di Catania. Chissà se qualcuno riuscirà a seguire l’esempio. Non ci risulta al momento nessuna novità dall’estero e per fortuna valutazioni di fantomatici imprenditori che certamente sanno che per prendersi il Catania servono pronti via più di tre milioni di euro.  La speranza di tutta la Catania sportiva, e non solo, è quella di trovare un serio investitore  che accompagni la società verso nuovi traguardi. 

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