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Serie C

Catania, è crollato il muro del Cibali

Catania, è crollato il muro del Cibali - immagine 1
Il fatto del giorno in casa Catania
Redazione ITASportPress

Non si tratta di piano B, di velocità di palleggio o sfondamento sulle fasce. Il Catania al Massimino raccoglie pochi punti e subisce tanto. Abbattere un muro può essere semplice e rapido, ricostruirlo invece è operazione più lunga e complicata. 

Crollo del muro La squadra di mister Tabbiani al vecchio Cibali si è scoperta improvvisamente indifesa: 4 gol subiti  in questa stagione e tutti al Massimino. Un passivo pesante e un campanello d’allarme per un reparto che sostanzialmente è stato spesso cambiato dal mister. 


I cambiamenti Una mutazione genetica che evidentemente ha ancora bisogno di tempo per essere assimilata. Al netto degli errori dei singoli, come quello di ieri di Curado, si tratta di sviste ripetute che hanno pesantemente determinato il risultato davanti ai propri tifosi. La linea difensiva del Catania ha mostrato una fragilità che si era già intravista in altre partite e su cui Tabbiani dovrà lavorare. 

Errori e riflessioni Qualcosa su cui riflettere anche a livello tattico anche perchè per vincere il campionato bisogna fare della difesa il punto di forza. I cambiamenti si portano dietro sempre un fisiologico periodo di rodaggio e adesso Tabbiani deve decidere se puntare su Curado o Lorenzini o riportare dietro Quaini. Silvestri è l’unico punto fermo del reparto. 

Linea a quattro Finora Tabbiani ha lasciato sempre la difesa a quattro, e mai pensato di proseguire con quella a tre perché è convinto che questa sia la soluzione migliore per sfruttare le caratteristiche dei suoi giocatori. Il Latina come in precedenza il Crotone e il Foggia però hanno messo a nudo i difetti del Catania. Tabbiani sa che la difesa a tre funziona quando i suoi componenti riescono a giocare sull’anticipo, meno quando gli tocca chiudersi e aspettare. Ma questo non è il suo calcio quindi potrebbe anche provarci a proporre un 3-5-2. 

Dal mercato Tabbiani voleva un secondo difensore con le stesse qualità di Quaini ma non è stato accontentato. Il mister però è convinto di poter far bene con il materiale che ha. Tecnico e giocatori però devono migliorare l’intesa e riguardare la partita e analizzare gli errori senza fare drammi. Da tutti i difensori ci si aspetta il salto di qualità. Lo stesso discorso, quando si parla di muro, va fatto per il portiere. Bethers dopo una incertezza contro il Foggia si è riscattato. Non è escluso che in porta tocchi a lui, anche se Tabbiani potrebbe decidere di dare fiducia a Livieri quando tornerà. 

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