Catania, ecco il metodo Lucarelli: ha rialzato la squadra e rigenerato un big abbandonato

Basta guardare la postura di Cristiano Lucarelli, per capire che le sue squadre in campo sono dinamismo puro. Il tecnico toscano non riesce mai a star fermo, non solo in panchina, e il suo è uno spingere mentalmente ma anche fisicamente la squadra rossazzurra. Ecco perché non ha paura di prendere le squadre in corsa e di lavorare sodo per alzarne il rendimento. Non gli è andata bene l’ultima volta a Terni, in una situazione ambientale decisamente complicata, con l’ex presidente Bandecchi che agitava l’ambiente, giocatori “epurati” e spogliatoio ingestibile.

ZANZARAPUNGE Certo, direte, se uno arriva in corsa è perché le cose non vanno bene. Ma provate a chiedere ai tifosi del Catania se sono soddisfatti del lavoro del livornese che finora ha sempre lasciato il campo con la vittoria. Anche soffrendo come in Coppa Italia, ma anche contro la Turris e contro il Giugliano. Tre vittorie che hanno creato i presupposti di una buona ripartenza dopo il flop targato Tabbiani. Lucarelli ha cominciato a costruire il feeling anche con i calciatori messi in disparte come Giuseppe De Luca che con il nuovo allenatore ha ritrovato il campo e l’entusiasmo.

METODO Lucarelli ha cambiato il modulo ma decisamente approccio e il modo di stare in campo di molti big. Non solo una questione di sistema di gioco, ma di organizzazione e mentalità. C’è dunque un metodo Lucarelli che va oltre un discorso tecnico-tattico e passa soprattutto per la mente e il cuore di un gruppo di giocatori. Quello del passato era avvolto dai dubbi e dalle paure. Lucarelli ha capito che era importante l’organizzazione di gioco, ma soprattutto una grande forza mentale che abbatta ogni paura. E questo Catania ce la può fare a risalire la corrente con un tecnico come Lucarelli. 

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