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Catania, Grella: l’incomprensibile scelta di non scegliere che opprime i tifosi

Catania, Grella: l’incomprensibile scelta di non scegliere che opprime i tifosi - immagine 1
Il Catania in zona playout e già a dieci punti dalla vetta cosa che non fa bene all’orgoglio del club
Redazione ITASportPress

Catania è in subbuglio, i tifosi cominciano a mormorare e la società è delusa: troppo brutto il Catania visto contro la Juve Stabia per essere vero. Tabbiani è stato confermato nel suo ruolo di guida tecnica dei rossazzurri. Ma è una fiducia a tempo, tutt’altro che incondizionata. E, ovviamente, serve immediatamente una sterzata forte e decisa: non solo di risultati, ma anche di prestazioni.

Fiducia a tempo Per questo si è deciso di aspettare qualche partita, per dare a Tabbiani un’ultima chance di riprendere in mano la squadra e traghettarla fuori dalla tempesta. Nulla è ancora compromesso, almeno se parliamo di obiettivi minimi. Certo è che vedere il Catania in zona playout  e già a dieci punti dalla vetta non fa bene all’orgoglio del club. Il popolo dei social, anche ieri, era schierato tutto per la rivoluzione immediata, il vicepresidente Vincenzo Grella, invece, non vuole ragionare di pancia ma tiene aperta ogni possibilità.


Uomo solo Diventa incomprensibile la scelta di non scegliere di Grella. Dove vuole andare a parare in questo caso? Vuoi dargli ancora fiducia? Manda un messaggio chiaro allo spogliatoio. «Luca Tabbiani non si tocca, resta fino a fine campionato. Anzi gli rinnovo anche il contratto». Non ci credi più? Recidi con garbo la sua testa, libera lui e la piazza da un equivoco che somiglia sempre più a una tortura. Che senso ha confermarlo per tre partite? Davvero, una vittoria con il Taranto ribalterebbe concetti, giudizi e pregiudizi? Tabbiani sta probabilmente vivendo un incubo e ha il diritto di uscirne con dignità. Chi scambia la sua eleganza per arrendevolezza sbaglia di grosso. Messo alle corde, l’uomo diventa una tigre. Finito nel Catania del dopo Ferraro con la patente dell’usurpatore, rischia di non uscirne vivo. Grella che ha lanciato l’infausto appello dello “scordiamoci il passato” rischia ora tristemente di dover dire “scordiamoci il presente”. Luca può consolarsi, in questi giorni difficili, immaginando che il suo destino era già segnato il giorno stesso in cui fu presentato come “nuovo allenatore del Catania”.

Solo sì Questo perchè Tabbiani non è stato messo nelle condizioni di poter lavorare bene. In ritiro con pochi calciatori e senza strutture adeguate. Inoltre l’allenatore ha accettato i calciatori anche se questi non collimavano con le sue esigenze tattiche. “Mi hanno preso solo Quaini” avrà pensato il tecnico genovese che ha condiviso a denti stretti il mercato con la società senza indicare i piani A, B, C eccetera. Oggi però è un uomo solo. 

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