Catania, Grella questa squadra è a impatto zero…e non è un modo di dire

C’è un dato che spaventa il Catania. E che non può non saltare all’occhio: la squadra di Tabbiani ha il secondo attacco più anemico del campionato (8 gol), in 8 partite stagionali. Il Catania ha segnato un gol di media ogni 90 minuti e tutto è arrivato da soli due uomini del suo reparto offensivo. Catania può festeggiare la ChiDic day , prendendo simpaticamente come spunto il 32 e il 10. Ma il punto non sono loro. È l’altra metà del cielo rossazzurro. Sono Sarao, Marsura, che sono stati fin qui a impatto zero. Ed è un numero che una squadra che ha l’ambizione di vincere il campionato non può permettersi. Per intendersi: il Catania è tra le poche squadre del campionato di Serie C a non aver avuto nulla dal suoi attaccanti di riserva.

Fermi Quando si dice impatto zero non è un modo di dire. In questa squadra che avrebbe dovuto esprimere un calcio offensivo e propositivo come richiesto dal suo vicepresidente Vincenzo Grella, che ha scelto per questo Tabbiani, non segna nessuno oltre ai due citati. E difatti il Catania è stato fin qui appeso alla forza, all’esplosività e alla vena realizzativa di Di Carmine e Chiricò. Finora Tabbiani non ha costruito una macchina da gol che coinvolge tutti, difensori e centrocampisti compresi. Complessivamente il suo bilancio fin qui non è positivo. È chiaro che serva una reale inversione di tendenza. Ma se oggi una lacuna va individuata, almeno in termini di rendimento, nella rosa costruita in estate, è proprio nell’incapacità di fare gol. Il Catania segna meno del Monterosi Tuscia suo prossimo avversario, meno del Brindisi. Solo il Giugliano ha fatto peggio con 4 reti. Altro che ambizioni di vertice, basti pensare che il Latina ne ha fatti 15 di gol e la Turris 19. È giusto intervenire, l’ambizione questo impone.

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