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Serie C

Catania, hai più di un nodo. Servono rinforzi e Pelligra deve dare garanzie ai tifosi

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Gli ultimi due test hanno evidenziato limiti caratteriali ma anche lacune nell'organico
Redazione ITASportPress

Il Catania si è messo alle spalle due allenamenti congiunti che hanno lasciato tanti dubbi. Blackout mentali, condizione atletica non ottimale e lontana da quella ideale e il difficile inserimento di alcuni elementi arrivati questo mese. Ma il tempo per migliorare gli automatismi c’è visto che mancano dieci giorni al debutto in campionato contro il Crotone e il club ha programmato altri due test per completare il processo di amalgama. Ma gli ultimi due test hanno evidenziato anche limiti caratteriali e lacune nell'organico. 

GIU' LE MANI DAL MISTER  A Tabbiani va concesso tempo prima di giudicarlo. Non è corretto attaccarlo come è successo sui social dopo la sconfitta per 4-1 contro il Ragusa. Il Catania è cambiato, stravolto. Non è più lo stesso della scorsa stagione. Cambiato nei contenuti e nei protagonisti. Per capire meglio, è sufficiente rilevare che contro il Ragusa, dall’inizio, c’erano solo quatto titolari stabili dello scorso campionato (Rapisarda, Castellini, Rizzo e Sarao) e tre di questi difficilmente saranno in campo dal 1’ contro i pitagorici. 


GARANZIE I problemi non mancano a ogni squadra di Serie C girone meridionale, in questo periodo. Il Catania in questo momento ne ha a carico più della media di stagione. L’organico va ulteriormente puntellato, in particolare con difensori e centrocampisti. Servono rinforzi e la società non può chiudere il mercato perchè il "budget è finito" come ha detto ieri Grella. Per quanto siamo all’inizio della stagione, dal campo servono tutte quelle garanzie che l’ambiente rossazzurro non è riuscito a trarre da un mercato per il momento poco decifrabile, complice un  investimento misurato della proprietà che ha stanziato 2 milioni netti per la campagna acquisti. Investimento che sarà ampiamente colmato dal milione e duecentomila euro circa ricavato dalla vendita degli abbonamenti, dalle sponsorizzazioni (un altro milione) e dai contributi federali per diritti tv e "minutaggio giovani", circa 300 mila euro. Facendo i conti in tasca a Pelligra forse potrà pagarsi la prima stagione di Serie C aggiungendo appena un milione di euro per il resto delle spese, ma questo non basta per rendere il suo Catania una macchina da guerra.

RINFORZI Laneri ha fatto il possibile con il budget a disposizione prendendo tutti i big a parametro zero e lavorando in linea con la politica societaria. Servono rinforzi per Tabbiani che l’altro pomeriggio dopo il 4-1 contro gli iblei, saggiamente, non ha criticato i suoi: “Dobbiamo scindere il risultato dalla prestazione di questa fase della stagione. Ci è mancato il giusto atteggiamento e il gioco in fase di possesso, ma occorre pensare positivo e prepararsi bene al debutto in campionato, contro il Crotone”. Questa squadra difetta nell’area avversaria e sull’aggressione in avanti. Non ha attaccato bene l’area contro Paternò e Ragusa e anche sulle respinte è mancata la cattiveria. Cose buone in fase di non possesso e svarioni difensivi si sono alternati. Un aspetto da tenere in considerazione è la qualità della profondità della rosa. Tabbiani vuole garanzie. Basti pensare che senza Rapisarda e Mazzotta il Catania sarebbe costretto a mettere in campo due ragazzi come Castellini e Maffei. La situazione degli esterni di difesa non è ottimale. Un reparto che può essere migliorato per rendere competitiva ancor di più la squadra di Tabbiani. 

ARIA CHE TIRA In realtà il tecnico sa bene che solo l’arrivo di tre rinforzi (uno in ogni reparto) potrebbe far tornare i conti. La società deve essere consapevole che in ogni reparto, le lacune si nascondono ovunque. Bisogna trovare con urgenza gol, più idee, spunti di classe e fantasia anche perché la piazza catanese si infiamma con facilità, ma si deprime con altrettanta rapidità. E, vista l’aria che tira nella tifoseria, sarebbe il caso di riprendere presto le dolci abitudini in fatto di risultati. La sfida del Massimino contro i pitagorici sarà importante vincerla perchè come recita il proverbio di Orazio «Chi ben comincia è a metà dell’opera». Al tecnico Luca Tabbiani la missione di metterlo in atto venerdì 1 settembre. 

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