Grella dove sei? In questo momento sarebbe bello se il vicepresidente Vincenzo Grella ci mettesse la faccia non solo dentro lo spogliatoio ma anche pubblicamente anche per far sentire la sua fiducia nei confronti del mister che ha scelto e spegnere qualche malumore accesosi sui social con l’hastag #TabbianiOut. Parole che potrebbero aprire una breccia nell’animo dei calciatori e fare molto piacere a Tabbiani che sentirebbe meno la pressione incassando la fiducia della società.
Nessuna parola Evidentemente per Grella non è necessario spendere alcuna parola e tranquillizzare la piazza dicendo che si andrà avanti con Tabbiani a prescindere dal risultato di Castellammare. Forse Grella avrà pensato che non è questo il momento dei discorsi o delle parole, ritenendole superflui. Il vicepresidente evidentemente sa che la squadra è consapevole del periodo che si sta vivendo e aggiungere altro potrebbe essere controproducente.
La Serie A In passato però il Catania che vinceva in Serie A aveva in Lo Monaco il parafulmine che andava in conferenza stampa per togliere la pressione alla squadra e all’allenatore. E questo appoggio manifestato pubblicamente trovava terreno fertile nella compattezza tra il tecnico, lo staff e i calciatori. Il Catania di Pulvirenti in Serie A era un corpo unico, solido e andava avanti se tutte le componenti si compattavano.
Riprendere la marcia Comunque sia in questa squadra di Tabbiani prevale in tutti la volontà di riuscire in tempi brevi a dimostrare qualità e potenzialità che appartengono allo spogliatoio. E che finora si sono intraviste a sprazzi durante questo primo assaggio del campionato: il tempo c’è, le motivazioni pure. C’è tutto per rialzare subito la testa e riprendere la marcia. Lo chiedono soprattutto i tifosi che nessun club di Serie C ma anche di categorie superiori può vantare di avere così numerosi allo stadio.
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