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Mondo rossazzurro

Catania, la cantina pregiata di Pelligra

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Il tema del giorno in casa Catania

Redazione ITASportPress

Cuore, personalità, carattere, atteggiamento, orgoglio, gioco e molte individualità ci sono in questo magico Catania che continua a regalare altre emozioni forti ai propri tifosi che riempiono sempre gli spalti del vecchio impianto di piazza Spedini. Sono sempre almeno in 15 mila a sostenere la squadra di mister Ferraro che dalla sua si appresta a vincere il campionato di Serie D. 

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Una squadra forte Questo Catania vola tra i professionisti con il contributo di tutti i calciatori della rosa (a parte Litteri sempre out per infortunio) anche di chi gioca poco. Ma non chiamatele riserve, se no il comandante Giovanni Ferraro si arrabbia. Il perché lo ha sempre spiegato così: «Dovreste vedere come si allenano Sarao e Lodi e gli altri durante la settimana. Spingono sempre al massimo ed è così che la squadra cresce, mantenendo il ritmo altissimo nelle nostre sedute. È lì che nasce la prestazione di alto livello in campionato». Come direbbe Totò, ma qui siamo seri: è la somma che fa il totale. Nel senso che i meccanismi di questo Catania sono perfetti proprio perché provati e riprovati da un gruppo capace di dimostrare la propria forza.

La cantina gran riserva di Pelligra Ecco, forse così possiamo definire quelli che partono dalla panchina. Perché se umanamente Ferraro si sente in difficoltà con i suoi ragazzi, è vero che poi in corsa ha tante soluzioni per variare tatticamente, tecnicamente o anche solo fisicamente una partita. E i numeri eclatanti di questo Catania danno ragione alla gestione del tecnico di Vico Equense. E se c’è una faccia che meglio di tutti sintetizza la mentalità spietata di questo Catania, è quella di Marco Palermo. Il centrocampista ha giocato solo 1066 minuti su 2430 disputati dal Catania in 27 gare. Eppure in questi ritagli di tempo ha realizzato  ben sei reti. I suoi gol in campionato sono risultati “pesantissimi” portando sette punti alla capolista: contro Lamezia, Trapani e al Massimino con il Paternò. Tutti pronti a dare il massimo alla causa. Del resto se il Catania è la squadra che ha fatto più gol di tutti con i subentrati, non significa solo che ha delle gran... riserve. Ma che tutti sanno affrontare ogni momento della gara con la giusta concentrazione. Un esempio: due gol dalla panchina li ha realizzati un certo Andrea Russotto. Lo definireste una riserva?

La festa Domenica prossima il Catania farà sicuramente ritorno in Serie C e Canicattì 28 anni dopo la promozione in C2 della banda di Busetta sarà la nuova Gangi. Quel Catania vinse il Girone I dopo dopo un testa a testa con il Milazzo, staccato dai rossazzurri dopo aver espugnato il "Grotta Polifemo”. L'ultima di campionato si giocò a Gangi, paesino nel palermitano e il Catania vinse nel piccolo Comunale con i tifosi etnei, che occuparono l'unica tribuna, costringendo i locali a sistemarsi dietro le porte o in collina. L'undici di Busetta, dopo un primo tempo senza reti, segnò tre volte con Drago, Mosca ed Ardizzone. Il Catania di Ferraro prepara con orgoglio il ritorno tra i professionisti e sarà ancora festa promozione. 

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