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Serie C

Catania, Lucarelli: “Volevo una vittoria così e non un 3-0”

Catania, Lucarelli: “Volevo una vittoria così e non un 3-0” - immagine 1
Il commento del tecnico rossazzurro dopo il match contro la Turris
Redazione ITASportPress

Un Catania infinito batte la Turris nei minuti di recupero e rialza la testa. Il tecnico rossazzurro, Cristiano Lucarelli analizza la gara: “Se avessi potuto scegliere, alla vigilia, non avrei pensato a vincere 2-0 o 3-0 ma proprio così, perché la gente e la squadra ne avevano bisogno. Come ho detto nel cerchio a fine gara, questo è un segnale che dobbiamo cogliere: probabilmente è cambiato il vento. La squadra ha fatto un ottimo primo tempo, si è espressa anche meglio di quel che mi sarei aspettato, siamo ripartiti benino nel secondo tempo con un paio di episodi dubbi e forse un fallo di mani, nella ripresa eravamo in gestione e forse più vicini noi al raddoppio che loro al gol, non c’era nulla che lasciasse presagire pareggio della Turris e lì abbiamo misurato la “temperatura” della squadra, che poteva abbattersi e non reagire ma in realtà è andata a prendersi la vittoria ed è la ripesta caratteriale ed emotiva, più importante dell’ottimo primo tempo e dei tanti palloni recuperati. È una vittoria meritata contro una buona squadra disposta a tutto pur di fare risultato. È la prima volta che all’esordio in casa con il Catania, in campionato, vinco 2-1 dopo due 1-1 ai quali ho pensato, quando hanno segnato gli avversari. Siamo contenti che sia andata così, ne avevamo bisogno tutti, in primis i tifosi: è vero che abbiamo vinto al 95’ ma non c’è dubbio sulla vittoria, tra le note che un po’ mi fanno arrabbiare c’è il non aver chiuso la partita.

TATTICA - "Vorremmo lavorare su questo, il 4-2-3-1 è quello che dà più riferimenti in campo, è “spallettiano”con Rocca alla Perrotta perché ci da una mano sui mediani avversari; siamo in convalescenza, Michele e Deli in quella zona possono fare molto bene, quando avremo trovato l’equilibrio mi piacerebbe giocare in modo più spregiudicato per segnare molti gol considerando che creiamo tanto. Avevamo preparato anche un “cambio di pelle” tra le due fasi e i ragazzi sono stati bravi: difendevano con il 3-4-2-1 e attaccavamo con il 4-2–3-1. Chiricó? Mi è piaciuto il suo spirito, così come quello di tutti. Sono tornato a Catania per queste emozioni, per tutelare la carriera sarei dovuto rimanere in Serie B, ma quando senti il boato che ti spettina…


PUNIZIONI "Anche a Terni eravamo molto efficaci, oggi avevamo deciso di attaccarli tra primo palo e centro porta, i ragazzi sono stati bravi, anche dall’applicazione in alcune cose si vede la voglia di vincere. Dobbiamo crescere mettendoci sempre in discussione: dobbiamo essere più cinici e più pratici, non capiterà ogni volta di creare 5-6 occasioni in un tempo. La società? Abbiamo una proprietà forte che riporterà il Catania nei campionati che merita. Sono contento dell’apporto dei tifosi, insieme a loro siamo forti, grazie per aver ascoltato la mia richiesta e oggi l’ultimo gol l’hanno fatto loro, almeno per il 50%, era tutti in piedi, prima dell’angolo lo sentivano tutti. L’1-1? Stavamo rifiatando, ci hanno pizzicato sul secondo palo, se avessero fatto la stessa azione nel primo tempo forse saremmo arrivati più velocemente, incide anche il peso psicologico, niente che non si possa migliorare. È una vittoria importante, per il morale dei ragazzi. Comunicazione? Parlavano poco, c’è stato un bel cambio di passo, la corsa di chi non è entrato e magari era giustamente arrabbiato per non aver giocato ma è scattato verso i compagni e verso la curva, dopo il 2-1, è molto indicativa; è stata liberatoria per tutti”.

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