Catania, ok il turnover Tabb, ma non c’è vittoria senza Di Carmine

In 312 minuti si possono fare tante cose. Quella che forse meno si immaginava, è diventare un indispensabile per il Catania dopo 5 giornate di campionato. Samuel Di Carmine ci è riuscito segnando 4 gol dei sei totali in campionato. E se si pensa che quell’aggettivo, “indispensabile”, sia eccessivo, allora facciamo in altro modo: senza Di Carmine non è lo stesso Catania. Non è il Catania che ha in testa Luca Tabbiani, non è la scelta migliore per Chiricò, non è la soluzione giusta per il gioco tutto.

Turnover Samuel si è preso il Catania, contro il Picerno e poi a Caserta. Tabbiani si è accorto subito quanto vale una persona quando da quella persona passa anche il tuo futuro. Stasera Samuel contro il Messina partirà molto probabilmente dalla panchina ma del resto non è ovviamente pensabile che l’attaccante 35enne da qui in avanti giocherà tutte le partite, considerato calendario e livello di impegni. Il turnover lo toccherà, certo.

Re Mida Ma è bene partire da due cose: la prima che Di Carmine per il Catania è una specie di Re Mida, gli riesce tutto o quasi, è in una condizione fisica non perfetta ma la butta dentro e non soffre l’impatto con la pressione di Catania. Quest’ultima caratteristica è tipica dei calciatori esperti che riescono a integrarsi sul piano tecnico e tattico velocemente. Ma la testa è quella del giocatore top per questa categoria. Ormai sono due le prove che ha messo a supporto della tesi: la prestazione con il Catania, quando già era atteso al varco sulla capacità realizzativa. Tabbiani racconta che le prestazioni, ancor più che i risultati, vanno sempre rispettate, perché raccontano la verità. C’ha ragione ma senza il buon Samuel la strada per i risultati sarebbe molto più in salita. 

Se vuoi approfondire tutte le tematiche sul mondo del calcio senza perdere alcun aggiornamento, rimani collegato con Itasportpress per scoprire tutte le news di giornata.