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IL PRESIDENTE

Catania, Pelligra: “Mi sento catanese. Obiettivi? Serie A e rinascita della città”

Pelligra Catania
Il forte legame con la terra e le ambizioni a livello sportivo: parla il presidente del club.

Redazione ITASportPress

Giovani, lavoro, calcio e origini. E' un Ross Pelligra a 360° quello che si è raccontato a Repubblicapassando da un tema all'altro e unendo la vita privata a quella lavorativa. Il presidente del Cataniaha parlato dei suoi progetti che riguardano non solo il settore sportivo ma tutta la città e il territorio a cui si è detto estremamente legato.

"Il mio sogno è quello di non vedere più i giovani siciliani costretti ad emigrare all’estero o al Nord Italia. Da piccolo guardavo le partite del Catania in tv con il nonno in Australia, quando ho letto quello che era successo alla squadra ho pensato che era necessaria una rinascita e una nuova visione del calcio in Europa e nel mondo", ha spiegato Pelligra. "Insieme a Vincenzo Grella e Giovanni Caniglia (amministratore delegato e consigliere di amministrazione del Catania Ssd), ci siamo impegnati per raggiungere degli obiettivi che riguardano il calcio e l’intera comunità. Il mio sogno è vedere la città rinascere. Permettere ai giovani di rimanere nella propria terra perché offre opportunità".

Dopo aver raccontato le ragioni che spinsero la sua famiglia a emigrare in Australia, il presidente del Catania ha parlato del suo forte legame con la città: "Il legame di sangue è importante perché oggi mi sento già un vero siciliano e un vero catanese. Questa ovviamente è una delle ragioni per cui ho deciso di investire nel Calcio Catania, ma sono state anche le potenzialità di questo territorio a spingermi a farlo".

Sulla vicende calcistiche, le idee sono chiarissime: "Il nostro obiettivo è riportare in tempi brevi la squadra in Serie A, ma al tempo stesso contribuire alla rinascita della città. Penso in particolare ai bambini e ai giovani, creeremo un’accademia per generare nuovi campioni. È più facile acquistare all’estero e portare i giocatori in Italia, noi invece vogliamo che crescano e si affermino qui coinvolgendo e rendendo le famiglie partecipi di questo processo. Solo se dai ai giovani la possibilità di giocare loro possono dimostrare di essere dei potenziali campioni. Non sarà facile e ci vorrà del tempo", ha concluso Pelligra.

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