Due componenti sono importanti in Serie C Girone C
I club del Girone C di Serie C che sono stati promossi in B negli ultimi 5 campionati hanno sempre avuto una età media che ha superato i 28 anni. Il Bari andò oltre i 30. Il Catanzaro in questa stagione è stato trascinato da Pietro Iemmello, un “ragazzino” di 31 anni. La C meridionale dunque è un torneo per anziani? Non è solo il girone più a Sud d’Italia che premia i club di vecchi, al Nord però ci sono più giovani fenomeni.
ESPERIENZA Ma è un fatto che ad alti, anzi altissimi livelli, l’esperienza sia un fattore determinante, almeno quanto il talento dei più giovani. Nel calcio, anche quello meno ricco della terza serie, l’età agonistica si è allungata nonostante gli ingaggi onerosi dei vecchi e nonostante l’incentivazione della Lega con il minutaggio, nel girone C si fa fatica a far giocare i ragazzi. L'esperienza è garanzia di successo. Questo avviene innanzitutto per l’ambizione delle proprietà in piazze importanti ed esigenti, ma anche perchè le tecniche di allenamento si sono raffinate. E’ migliorata l’alimentazione, curata in ogni dettaglio, così come il recupero dopo lo sforzo; più in generale la cura del proprio corpo fa parte ormai a tutti gli effetti di un professionista d’eccellenza. E più l’asticella in Serie C si alza, più questo aspetto incide.
PRECEDENTI Se scendiamo nel terreno specifico della C quella che viene definita “esperienza” o “abitudine a certi palcoscenici” costituisce indubbiamente un fattore che può fare la differenza, com’è ampiamente dimostrato. Catanzaro ha vinto il torneo con l’età media più alta di tutte le altre squadre: 28, 4. Oltre a Iemmello, il mister Vivarini ha avuto il sostegno dal 34enne Luca Martinelli in difesa, dal 29enne Scognamillo, dal 33enne Brighenti e dal bomber 29enne Biasci. Il Bari promosso nel 2021 fu trascinato dal 35enne portiere Frattali, dai gol del 36enne Mirco Antenucci, dal 30enne D’Errico e dal 31enne Ruben Botta.
VECCHI & GIOVANI Nessuna sorpresa se si guarda ai club promossi negli anni passati e dunque la Ternana, la Reggina e la Juve Stabia. E’ normale quindi, che al momento buono i calciatori più “stagionati” sappiano tirare fuori i colpi decisivi, duellando senza timidezze con chi ha dalla sua la carta d’identità e si sta facendo largo sulla ribalta, cercando magari di rubarla ai vecchi “califfi”. Naturalmente, c’è un elemento comune che unisce le varie generazioni e mette tutti d’accordo, elemento senza il quale non arrivi a giocarti la promozione in B: si chiama qualità. Quella ce l’hai da ragazzo, la affini con gli anni e ti accompagna fino alla stagione più matura, combinandosi con tutto quello che hai immagazzinato per realizzare il mix perfetto.