Ter Stegen: “L’Inter ha dimostrato che con un po’ di fortuna si può arrivare in finale di Champions”
Ossia?
“Il brutto “fattaccio” del fallimento. Non è stato semplice da superare psicologicamente. Però, anche in quella circostanza, non mancò la vicinanza dei tifosi. Catania è una piazza straordinaria. Mi auguro risalga in tempi brevissimi”.
Ora c’è la Lega Pro. È sostenibile, a livello tecnico, anche con una politica economica volta al contenimento dei costi, lanciando quanti più giovani possibili?
“Attenzione a non confondere i piani. Non necessariamente puntare sui giovani vuol dire rinunciare a vincere, soprattutto se ti chiami Catania. Dipende dal valore dei giocatori che, per l’appunto, lanci. E poi ci sono club che spendono un sacco di soldi per calciatori affermati che, alla fine della stagione, fanno flop. Non conta quanto spendi”.
A proposito di volti nuovi: il Catania ha scommesso su Tabbiani in panchina…
“Penso che la differenza di questo nuovo corso del Catania sia proprio l’ambizione è la voglia di osare con profili tecnici che intendono portare una ventata d’aria fresca. Se si è scelto di puntare su di lui, è perché può garantire risultati soddisfacenti”.

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