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Si cercano spazi

Catania, sos settore giovanile: 7 squadre senza campo. E’ corsa contro il tempo

Catania, sos settore giovanile: 7 squadre senza campo. E’ corsa contro il tempo - immagine 1
Si cercano spazi per far allenare i giovani e le ragazze
Redazione ITASportPress

I maggiori problemi del calcio giovanile italiano dipendono sicuramente dalla carenza di infrastrutture. Possedere un centro sportivo all'avanguardia rappresenta per un club di calcio un presupposto fondamentale per la sostenibilità. In quest’ottica è proprio l’infrastruttura sportiva uno degli asset più interessanti e utili per poter valutare le potenzialità anche finanziarie di una società alla ricerca di un’autonomia finanziaria slegata dagli alti e bassi degli avvenimenti esclusivamente di tipo sportivo.

TORRE DEL GRIFO Il Catania di Pulvirenti aveva Torre del Grifo, un centro sportivo che si estendeva su 35 ettari dotato di 4 campi (2 in erba sintetica), albergo, ristoranti, centro benessere e tutti i servizi per far allenare la prima squadra e far crescere tutto il settore giovanile della società rossazzurra. Tanti i talenti svezzati negli impianti di "Torre del Grifo Village" e poi ceduti a club di Serie A con buone plusvalenze per il sodalizio etneo. Una realtà maestosa e funzionale inaugurata a maggio del 2011 che purtroppo ha avuto vita breve. Adesso è in uno stato di assoluto degrado con tutti in campi distrutti e il centro sportivo divenuto una vera savana a causa della mancata manutenzione del verde.


SPAZI CERCANSI Il Catania di Rosario Pelligra non ha un centro sportivo attualmente per far allenare i ragazzi del settore giovanile e quelli della femminile. I club di Lega Pro devono partecipare almeno a 7 campionati giovanili dunque servono strutture importanti e subito. Da quanto raccolto da Itasportpress la dirigenza etnea sta cercando spazi in città e anche fuori per far allenare i ragazzi del settore giovanile. Scattato un vero sos con interlocuzioni anche con le amministrazioni comunali dei paesi limitrofi. C'è l'ipotesi della vicina Aci Castello ma anche altri centri della Provincia di Catania che dispongono di campi sono nel mirino della dirigenza. Una corsa contro il tempo visto che a settembre iniziano i campionati e dunque anche per i baby rossazzurri deve iniziare a breve la fase di preparazione. Il Catania non taglierà il calcio femminile come di recente ha fatto la Sampdoria. Seguiranno aggiornamenti sulla questione.