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Serie C

Il Catania non ha cambiato rotta ma il timoniere resta al suo posto

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I rossazzurri non hanno ancora ingranato
Redazione ITASportPress

Come sovente accade quando una squadra proprio non gira, a pagare è sempre l’allenatore. Il Catania finora non ha rispettato le attese. Per una lunga serie di motivi, in realtà non tutti imputabili al tecnico genovese Luca Tabbiani. Ma i numeri sono tristi quanto eloquenti: 11 punti, tre sole vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, 8 reti fatte 5 subite. E le ultime prove della squadra non sono state davvero più allegre delle cifre. Un quadro che si è rivelato deludente per la tifoseria, presente in massa (17 mila persone) al Massimino, quanto per la società. Il vicepresidente Vincenzo Grella è l’uomo che ha ideato e costruito gli ultimi due Catania. Egli stesso ha disarcionato Giovanni Ferraro, lo scorso luglio, e scelto Luca Tabbiani. Ma le difficoltà espressive della squadra, emerse in questa prima fase della stagione, non lo hanno indotto al cambio della guida tecnica. Non è un’idea che, peraltro, frulla tra i pensieri di Grella. Ma che ha trovato non poche perplessità tra gli animi di tifosi.

Tabbiani non ha ancora trovato il bandolo della matassa di una squadra che, però, gli è stata drasticamente cambiata negli ultimi giorni dell’ultimo mercato. Ma tant’è. L’opaca prestazione di ieri, con tanto di paure evidenziate nel finale di gara confermano che la squadra non è ancora in salute. E ora?  Grella va avanti confermando di aver tracciato una netta linea di demarcazione. Grella crede ciecamente nella sua scelta, convinto che il nuovo Catania “giochista” possa esprimersi molto meglio, trovare un’identità ben precisa, senza il bisogno di un altro timoniere.  


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