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Esclusiva

Dalmat: “Guardiola teme l’Inter per un motivo e Inzaghi non è Cuper”

Dalmat: “Guardiola teme l’Inter per un motivo e Inzaghi non è Cuper” - immagine 1
L'ex calciatore nerazzurro ha parlato ai microfoni di Itasportpress sulla finale di Champions League
Redazione ITASportPress

In merito alla finale di Champions tra Inter e Manchester City, Stephane Dalmat, calciatore nerazzurro tra il 2001 e il 2003 ha parlato a Itasportpress.it

Ha affrontato tante volte il City in carriera, specie quando militava nel Tottenham. L’Inter ha chance concrete di vincere la Champions?

“Sulla carta il City parte favorito, ma io non credo mai ai vincitori delle partite, specie le finali, prima di giocarle. Penso che, anzi, Guardiola tema l’Inter sotto un certo aspetto…”.

Ossia?

“La squadra di Inzaghi è quella che, in partita secca, è più difficile da battere di tutte. Juve, Milan, Napoli e tutte le altre italiane non hanno questa caratteristica. In partita singola, i nerazzurri sanno essere micidiali”.

A proposito di Inzaghi: fino a un mese fa se ne invocava l’esonero…

“Anche io non ero molto convinto di lui perché l’Inter perdeva troppe partite. Mi sono ricreduto. In un mese ha reso la stagione dell’Inter perfetta”.

In cosa somiglia al “vostro” Cuper?

“Zero. Sono due tecnici completamente diversi. Inzaghi è più per il gioco, per la tecnica e per la tattica. Cuper badava più a battere fisicamente l’avversario”.

Il doppio derby del 2023 ha vendicato il vostro del 2003?

“Con queste due vittorie, l’Inter attuale ha cancellato quel brutto ricordo. Poi, per me, l’Inter merita la finale e la vittoria della Champions: ha superato Porto, Benfica e Milan…”.

Il giocatore nerazzurro che l’ha impressionata maggiormente?

“Direi Lukaku. È tornato e qualcuno era scettico. Nell’ultimo mese si è caricato l’Inter sulle spalle e ha fatto ricredere tutti”.

Meglio lui o Dzeko?

“Sono entrambi fortissimi, ma tra i due scelgo sempre Lukaku”.

Chi è il "Dalmat" dell’attuale Inter?

“Nessuno. Io ero unico, avevo caratteristiche che non possiede nessuno dei giocatori dell’Inter di adesso. Non lo dico per vantarmi. È la verità”.

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