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Napoli, l’ex Aronica a ISP: “Reina e tre acquisti per lo scudetto. Nel mio 11 ideale…”

"Il mercato dipende dall'esito del preliminare di Champions League"

Redazione ITASportPress

I primi calci in Sicilia, due scudetti da comprimario, diverse esperienze al sud Italia e, infine, i titoli di coda nel 2015. Salvatore Aronica è l'emblema del professionista che fa della grinta, del lavoro e del sudore i suoi capisaldi. Nel 1996 la Juventus, fresca vincitrice della Champions League, si accorge di lui quando giocava nei dilettanti del Bagheria, ma in una squadra formata da campioni lo spazio è davvero poco, tant'è vero che colleziona solo una presenza in campionato in due anni, anche se ha fatto parte di un gruppo vincente come testimoniano i due scudetti consecutivi, la Supercoppa italiana, la Supercoppa europea e la Coppa Intercontinentale. Così, decide di cominciare la sua gavetta dalla Calabria: breve parentesi alla Reggina e poi Crotone, dove vince il campionato di Serie C1 nel 2000 ed è protagonista in Serie B fino al 2002, anno in cui firma con l'Ascoli. Dopo una sola stagione nelle Marche, torna nella sua terra e, più precisamente, a Messina, dove ottiene la promozione in Serie A. Nel 2006 prende il traghetto e vive la sua seconda esperienza con la Reggina, dove ottiene una clamorosa salvezza. Dopo quattro anni da titolare nel massimo campionato italiano, ecco il grande salto: firma con il Napoli nel 2008. Quattro anni e mezzo con i partenopei, squadra dove ha trascorso più tempo in carriera, pieni di soddisfazioni insieme a mister Walter Mazzarri: assapora anche la Champions League. Vince la Coppa Italia nel 2012 e, l'anno successivo, si accasa al Palermo, sua città natale. Infine, scende in Lega Pro e torna, per l'ultima volta, alla Reggina nel 2015, anno in cui appende le scarpe al chiodo.

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