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LA CONFERENZA STAMPA

Lecce, D’Aversa: “Mercato impressionante. La Salernitana? Occhio ai duelli”

Redazione ITASportPress

Il tecnico salentino in conferenza stampa: "Non dobbiamo diventare presuntuosi, la quota salvezza quest'anno è più alta"

Quattro punti in campionato e la voglia di correre ancora. Magari evitando partenze ad handicap come quella di Firenze. Roberto D'Aversa conosce bene pregi e difetti del suo Lecce: "Con la Fiorentina abbiamo fatica solo in una parte del primo tempo. Ma se vogliamo una squadra giovane è normale che si vadano a commettere degli errori".

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Ora all'orizzonte c'è il match del Via del Mare contro la Salernitana: "Hanno una rosa ampia, ma dobbiamo essere bravi a prescindere da come giocheranno loro: saranno fondamentali i duelli personali. Si preparano diverse cose durante la settimana, potremmo anche provare cose diverse come due vertici bassi a centrocampo. Sicuramente non sarà un impegno più semplice del solito".

Uno sguardo al mercato: "Corvino e Trinchera hanno lavorato in maniera ottima, un numero di operazioni impressionanti. L'obiettivo era patrimonializzare con una squadra giovane: è stato fatto". Anzi, i nuovi acquisti si sono tutti ben inseriti: "Anche se Kaba è un ragazzo timido, devo dire che è subentrato bene: si è approcciato gradualmente. Sia lui sia Krstovic ora hanno un minutaggio importante, fisicamente stanno bene. Nikola ha già fatto qualche partita ma ha attraversato 8 giorni particolari".

Sul reparto offensivo: "Ci sono diverse soluzioni. Strefezza è talmente intelligente tatticamente da poter giocare su tutti e tre i ruoli dell'attacco, dipende dal tipo di esterno o centravanti che voglio in una particolare fase della gara. Piccoli? Ha fatto due allenamenti, si è presentato bene".


La nuova Serie A dimostra che tutte possono far punti con tutte: "La quota salvezza sarà più alta, vedo che il livello è aumentato e lo dimostrano anche i risultati di Frosinone e Verona contro le big. Noi dobbiamo continuare a lavorare con entusiasmo, senza però avere mai la convinzione di esser diventati bravi: non voglio presunzione".

 


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