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Chiellini punge Vidal: “L’alcol il suo punto debole. Un giorno si allenò alticcio”

Chiellini - Vidal (Getty Images)

Il capitano della Juventus nel suo libro ha parlato anche dell'ex compagno di squadra cileno.

Redazione ITASportPress

Le anticipazioni del libro di Giorgio Chiellini stanno suscitando non pochi interessi tra gli appassionati di calcio. Il capitano della Juventus ha ripercorso la sua carriera svelando aneddoti e racconti su se stesso e gli ex compagni di squadra e nazionale. Nei giorni scorsi avevano fatto discutere eccome le dichiarazioni riguardo a Mario Balotelli e Felipe Melo. L'attaccante del Brescia aveva risposto duramente e Chiellini tramite una storia Instagram, salvo poi fare pace in diretta alle Iene. Discorso completamente diverso per il brasiliano che ha rincarato la dose ricordando al centrale bianconero l'eliminazione per mano del Galatasaray.

Problema con l'alcool

 Vidal (Getty Images)

Nella sua autobiografia il capitano bianconero ha parlato anche di Arturo Vidal. I due protagonisti della rinascita firmata Antonio Conte hanno condiviso sia gioie che dolori, come la finale di Champions a Berlino contro il Barcellona. Il difensore italiano ha raccontato dei problemi di Vidal con l'alcol: "Uno come Vidal ogni tanto usciva e beveva più del dovuto, lo sanno tutti, si può dire che l’alcol era un po’ il suo punto debole. Mica ci mettiamo a discutere il campione, o la persona, per questo! Le debolezze fanno parte della natura umana, contano le conseguenze che possono avere su un gruppo. Il grande Arturo un paio di volte all’anno non si presentava all’allenamento, oppure arrivava che era ancora piuttosto allegro, diciamo così. Ma non ha mai battuto la fiacca, anzi, penso che a volte certi modi di essere diventino una forza".

Alticcio all'allenamento

Chiellini (Getty Images)

Il difensore ha poi svelato un retroscena legato alla tournée americana della Juventus: "Ricordo ancora una tournée americana, eravamo a Miami la sera prima dell’ultimo allenamento prima di ripartire, in libera uscita. La mattina dopo, Arturo non si vedeva. Era a letto, e dovettero tirarlo giù a forza. Quel giorno provammo anche il nuovo materiale d’allenamento, eravamo tutti vestiti di nero e c’erano 40 gradi: il mister Conte non vedeva l’ora che Vidal in quello stato mollasse, per metterlo fuori rosa e dargli una punizione esemplare. Invece, dopo dieci minuti in cui Arturo sembrava ancora brillo e non vedeva neanche passare il pallone, finì l’allenamento che correva come un matto e staccava tutti di venti metri a ogni allungo. Cosa vuoi dire a una persona così, che tra l’altro porta gioia nel gruppo oltre a essere un trascinatore, un combattente e un grande campione?”.