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Figc, Gravina non ammaina la bandiera e pensa di far ripartire anche la Serie C. Solo la D va in vacanza

Gravina presidente Figc Getty Images

A differenza dell’orientamento sui campionati professionistici, il consiglio federale di domani dovrebbe invece procedere allo stop definitivo dei tornei dilettantistici.

Redazione ITASportPress

Il calcio è in una condizione di assoluto standby. La ripartenza è incerta e non solo la Serie A discute se far tornare a rotolare nuovamente il pallone sul green se le condizioni sanitarie lo permetteranno. Certo i protocolli sono un fardello pesante per i club ma a spingere fortemente per riprendere a giocare è il presidente della Figc Gravina che al prossimo consiglio federale punta alla svolta. È probabile, quindi, che domani il massimo rappresentate della Federcalcio -come riporta la Gazzetta dello Sport - non affronti il tema dei piani B (playoff e playout) e C (criteri per le decisioni da prendere in caso di sospensione definitiva). Gravina vuole tenere il punto anche sugli altri campionati professionistici nonostante la richiesta della Lega Pro di dichiarare chiusa la stagione di C e di ufficializzare le squadre promosse in B. Intanto il presidente della lega B Mauro Balata conferma la sua linea di pensiero condivisa con i 20 club: "Riforme subito per tenere in sicurezza il sistema e per questo non più rimandabili». Balata punta al percorso di rinnovamento e spera che la sua azione sia sostenuta dalla federazione. Balata è soddisfatto anche alla decisione della Lega Nazionale Dilettanti e del suo presidente Cosimo Sibilia «di attivarsi da subito in questa direzione».