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squadra Inter (getty images)
Il protocollo stilato dal Comitato Tecnico Scientifico continua a dividere la Serie A. L'ultima critica in ordine temporale è arrivata dal presidente del Cagliari Tommaso Giulini che ha addirittura parlato dell'eventuale impossibilità di terminare il campionato. Inoltre, uno dei punti chiave del protocollo riguarda la responsabilità dei medici in caso di dolo.
Intervenuto ai microfoni di SkyCalcioClub il medico sociale dell'Inter Piero Volpi ha parlato proprio di questo nodoso punto: "Sicuramente aiuterà, la responsabilità di dolo deve essere verificata. Il giocatore si allena ed è controllato 4-5 ore, poi se ne va a casa. Il medico non può essere responsabile per la vita che fa al di fuori. Il fatto di non fare il ritiro è importante sotto il punto di vista della responsabilità. I vertici lavoreranno anche sul maxi ritiro, non bisogna dimenticare l'aspetto psicologico. Recludere ancora per un certo periodo i giocatori non è corretto. Hanno cercato di portare tutti delle soluzioni, ma questa pandemia ha delle incertezze difficili da superare. Il mondo del calcio deve trasformarle in sicurezze, dobbiamo essere bravi tutti. Non è uno scontro tra buoni e cattivi".
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