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Lazio, Inzaghi sogna: “Scudetto? Non dico niente ma…”

Simone Inzaghi (getty images)

Il tecnico biancoceleste sulla stagione 2019-2020 e la possibilità di vincere il Tricolore

Redazione ITASportPress

Non lo dice apertamente nonostante il titolo scelto dal Corriere dello Sport, ma Simone Inzaghi, tecnico della Lazio, ci pensa eccome. Il mister biancoceleste sogna lo scudetto e spera di poter fare il bis come nella stagione del 2000. Parlando al noto quotidiano, l'allenatore del club della Capitale ha ammesso: "Quando si è fermato il campionato stavamo molto bene. Quando ripartirà, cercheremo di farci trovare pronti".

Sogno scudetto: parla Inzaghi

 Caicedo Immobile Lazio (getty images)

Esattamente come nel 2000, la Lazio potrebbe trovarsi a festeggiare il Tricolore. Per questo, Inzaghi, ricorda: "Il mio primo pensiero va al momento in cui è finita la partita con la Reggina e abbiamo cominciato a seguire quella del Curi. Mi vengono in mente tutte le emozioni. Quei momenti di attesa, per capire quando sarebbe finita la partita della Juve a Perugia, dove stava giocando mio fratello Pippo. Un susseguirsi di emozioni incredibili". Dal passato al presente: "Quando si è fermato il campionato stavamo molto bene. Quando ripartirà, cercheremo di farci trovare pronti. È difficile, come fare un altro ritiro. E poi giocheremo una volta ogni tre giorni. Con le partite ravvicinate, bisognerà evitare gli infortuni e il recupero diventerà più faticoso. Il mio sogno? Tutti lo sanno, ma non voglio dire niente, proprio come il 14 maggio del 2000 prima di scendere in campo…".

Le parole del patron Lotito

Anche il presidente biancoceleste non è stato da meno in passato. Lotito, infatti, ha parlato apertamente di lotta scudetto e di mentalità ormai da big della sua Lazio: "Scudetto? Me lo chiedono al telefono da Milano, dal Sud… Io penso alle cose concrete, non ai sogni". E sul segreto della squadra biancoceleste: "Quello che mi sorprende di questo gruppo è che non vige il “mors tua, vita mea”, sembrano in competizione solo con gli avversari non con il compagno che gioca. E questo deriva dalle scelte e dalla gestione nuova di Inzaghi".