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BOMBER E CAPITANO

Quagliarella eterno: “Dormo 7-9 ore, riposo bene e sto a casa. A mezzanotte…”

Quagliarella (getty images)

Il capitano della Sampdoria tra segreti per mantenersi in forma e qualche rimpianto in carriera

Redazione ITASportPress

Fabio Quagliarella è carico per un'altra stagione con la maglia della Sampdoria. Già protagonista in ritiro con le prime uscite e i primi gol, il bomber blucerchiato si è raccontato a Il Secolo XIX tra nuova annata in Serie A, qualche rimpianto passato e il segreto per essere sempre al top nonostante l'età che avanza.

RITIRO - "A livello mentale quando ero giovane li soffrivo di più, le corse a secco… adesso metabolizzo. Però fondamentalmente lo odio", ha detto Quagliarella sul ritiro in corso con la Sampdoria. "Un tempo poi i ritiri, anche quelli pre-partita, rendevano più solido il gruppo. Ora ognuno sta per conto suo. Una volta si faceva per evitare anche che uno andasse magari in giro la sera, ora con questi social dopo tre secondi lo sanno tutti. Mancano pochi giorni alla fine di questo ritiro, sto accumulando la stanchezza. Preparatori e mister si preoccupano che possa farmi male. Mi trattano come un panda", ha scherzato il numero 27 che nelle prime uscite ha però utilizzato il 9.

ETERNO - Sulla nuova stagione: "Spero di dare un grande contributo come negli ultimi anni. Certo so benissimo l’età che ho, ma anche come mi alleno e la mia professionalità. Sono molto tranquillo e sereno. Per quanto riguarda la squadra, come tante altre siamo ancora a lavori in corso. Qui in ritiro siamo tanti, non è facile nemmeno per il mister, sapendo anche che qualcuno andrà via. Siamo ancora  la Samp della scorsa stagione che ha fatto un ottimo campionato. Se non perdiamo nessun pezzo è una grande conquista. Siamo nelle mani di Ferrero…".

GIOCARE - "L'anno scorso mi gestiva Ranieri. Fosse per me le giocherei sempre tutte dal primo all'ultimo minuto. Ma giustamente io faccio il calcaitore e tu l'allenatore. Io ho sempre grande voglia di giocare ma capisco anche il mister". E adesso con D'Aversa: "Un allenatore cazzuto, propone allenamenti molto intensi alla riceda di calcio offensivo. Mi piace. A livello di intensità, di urla, assomiglia un po’ a Conte, allo stesso Giampaolo. Secondo me il prossimo campionato sarà particolarmente bello".

RIMPIANTI -Quagliarella ha anche qualche rimpianto nella sua carriera tra Nazionale e non solo... "Ho visto la finale di Euro 2020 con Verre e Murru su un maxischermo. Ho avuto la soddisfazione di fare parte seppure per poche partite di quel gruppo, di aver conosciuto ragazzi giovani e bravi, di capire il calcio di Mancini, come preparava le partite. Mi sono immedesimato. Rimpianti per la mia storia con la Nazionale? Potrei fare un lungo elenco di momenti non giusti della mia carriera… Dovevo fare il rinnovo con la Juventus e mi sono spaccato il ginocchio, a Napoli sapete come è finita… sì che ci penso al mio passato. Ma ci vuole anche fortuna".

GOL - "Una volta parlando del Napoli ho detto che avrei barattato i miei undici gol per uno solo, una traversa che avevo preso al San Paolo alla prima giornata, da centrocampo. Ora no. Mi basta pure segnare con un tap in da un metro. Prendo tutto. Però la soluzione balistica fa sempre parte del mio DNA".

SEGRETI - Ma cosa c'è dietro alla longevità del bomber? Lo spiega lui stesso: "Devo riposare tanto e bene. Dormo dalle 7 alle 9 ore a notte. Non sono uno che esce, sto a casa, guardo la televisione. Ma quando arriva mezzanotte… la mia compagna Debora ormai lo sa, mi dice 'andiamo a dormire'".

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