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Sampdoria, Candreva: “Parole di Quagliarella importanti per venire qui. Nazionale? Mai dire mai…”

Candreva (twitter Sampdoria)

"Fabio è un campione straordinario e ha iniziato alla grande la sua stagione"

Redazione ITASportPress

Lunga ed interessante intervista rilasciata a Fanpage.it da parte di Antonio Candreva. L'esterno della Sampdoria, arrivato nell'ultima finestra di mercato dall'Inter, ha parlato del suo approdo a Genova e del rapporto che si è subito instaurato con i compagni e la piazza.

Candreva: "Qui dopo aver parlato con Quagliarella"

 Candreva (getty images)

"Cosa mi ha spinto a venire alla Samp? I fattori sono tanti, ma il principale è che il presidente Massimo Ferrero e la società mi volessero fortemente", ha detto Candreva. "Ho parlato con mister Claudio Ranieri e con Fabio Quagliarella, che è un amico: entrambi mi hanno spinto ad accettare. E grazie al grande lavoro del mio agente, Federico Pastorello, tutto è andato per il meglio e il trasferimento si è concretizzato". E ancora sul rapporto con l'attaccante blucerchiato, il classe 1987 conferma quanto aveva già detto anche nella prima intervista al sito blucerchiato: "Se si può dire che sono qui per Fabio? Le sue parole sono state importanti, mi hanno dato uno stimolo in più", ha ammesso l'esterno. "Fabio è un campione straordinario e ha iniziato alla grande la sua stagione: ha esperienza e qualità, è un giocatore molto intelligente. Come ho detto nello sketch di presentazione: il mio compito è di servirlo al meglio. Per ora ho fatto un assist, anche se non a lui, ma a Omar Colley. Presto spero di aggiornare le statistiche".

Sul suo passato all'Inter e alcune critiche ricevute: "All’Inter posso solo dire grazie per gli anni bellissimi che ho trascorso in nerazzurro. Penso che i tifosi possano ricordarmi come uno che ha vestito con orgoglio la maglia e ha dato fino all’ultima goccia di sudore. Mi spiace non aver potuto salutare con la vittoria di una Coppa, ci siamo andati davvero vicini. Ora però con Genova e la Sampdoria si è aperto un altro capitolo della mia vita e della mia carriera". "Le critiche? Sappiamo che passare dalla gloria alle critiche per un calciatore è un attimo. La cosa importante è cercare di lasciare tutto fuori dalla testa e pensare solo a cosa ti dice l'allenatore e il suo staff".

Poi un sogno nel cassetto: "La Nazionale? Mai dire mai. Le carriere dei giocatori si allungano sempre di più e abbiamo anche assistito alla chiamata di qualche azzurro non più giovanissimo", ha ammesso Candreva. "Mancini è un ct molto attento e aperto. Quindi sentirsi chiamato fuori sarebbe sbagliato. La Nazionale è il primo sogno che ogni bambino ha quando inizia a giocare a pallone, io sono orgoglioso di aver indossato la maglia azzurra e di aver potuto rappresentare in campo il mio Paese, quindi… mai dire mai".