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Sassuolo, Carnevali: “Sugli stipendi un polverone. Spadafora? Uscite poco brillanti”

Carnevali (Getty Images)

L'amministratore delegato del Sassuolo ha commentato l'attuale situazione in cui versa il calcio italiano, lanciando una stoccata al ministro Spadafora.

Redazione ITASportPress

La situazione del nostro calcio è sempre più complicata. Nei giorni scorsi la polemica riguardo la ripresa della Serie A aveva coinvolto anche Giovanni Rezza, direttore del dipartimento malattie infettive dell’Iss. Rezza si era detto dubbioso sul fatto che il campionato possa riprendere a breve e Arturo Diaconale, portavoce della Lazio, aveva risposto duramente.

CARNEVALI - Anche Giovanni Carnevali, amministratore delegato e direttore generale del Sassuolo ha parlato dell'attualità che riguarda il nostro calcio e l'ha fatto ai microfoni di  TMW Radio: "Sicuramente le parole del direttore Rezza non ci possono far pensare ad un ritorno rapido nel campionato. Noi d'altronde ci siamo affidati al Comitato tecnico-scientifico, tra l'altro. Vogliamo tutti ricominciare, ma sappiamo che ci saranno difficoltà: ora aspettiamo di poter vedere questo protocollo. Abbiamo sentito parlare di tamponi, esami... Ma non so se saranno cose così semplici, si veda le mascherine che sono introvabili".

STIPENDI - Riguardo alla nodosa questione degli stipendi, Carnevali ha riposto: "C'è stato un gran polverone. Anche in tante cose che ho letto, i giocatori messi in cattiva luce... Non è così. La maggior parte di loro sono persone intelligenti, con cuore. Posso garantirvi che tanti giocatori fanno beneficenza, aiutano. Sanno di avere la fortuna di guadagnare molto, e non per tutti è così, guardate le categorie inferiori. Si è creata questa relazione non corretta tra società e giocatori. Dobbiamo essere più sereni, siamo tutti sulla stessa barca".

SPADAFORA - Infine anche una battuta sull'operato di Spadafora: "Alcune uscite non sono state così brillanti. Probabilmente è entrato da poco in questo mondo, non lo conosce. Chi governa deve avere le giuste competenze, vediamo anche in politica che non ci sono situazioni chiare, indicazioni giuste".