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Serie A, l’ultimatum: se non si gioca a maggio salta il campionato e i club non pagheranno i giocatori

Juventus (Getty images)

Gli scenari possibili per il futuro

Redazione ITASportPress

L'emergenza coronavirus potrebbe davvero bloccare la Serie A e tutti i campionati italiani. Il Covid-19 sarà l'ago della bilancia per le decisioni dei prossimi mesi. Se non si riparte a maggio, il massimo torneo del pallone salta.

La volontà da parte di tutti è quella di riprendere le varie competizioni anche per evitare un collasso dal punto di vista economico. E alla base delle scelte che andranno prese, c'è soprattutto l'intenzione di contenere i danni. Punto cruciale in tal senso sarà il pagamento degli stipendi dei giocatori: senza Serie A e campionati, i club non hanno intenzione di pagare i propri tesserati. Questo sarà il punto fondamentale che le parti andranno a discutere. Come riporta La Gazzetta dello Sport, il monte stipendi complessivo della Serie A è pari a 1,3 miliardi di euro. Cifra che i presidenti intendono abbattere con due soluzione: non pagare le quote dei mesi in cui non si è giocato oppure richiedere uno sconto proporzionale. Resta inteso che, alla ripresa dei lavori, la macchina degli stipendi si riavvierebbe regolarmente.

FUTURO - Al momento, però, lo sto sembra la possibilità più verosimile che potrebbe portare alla cristallizzazione dell’attuale classifica, la non assegnazione del titolo e alle retrocessioni bloccate. In questo modo due salirebbero dalla B (e dalla C alla B) per una Serie A 2021-2022 a 22 squadre, da ridurre a 20 nella stagione ancora successiva. Questa sarebbe una soluzione che andrebbe ad influire non eccessivamente sulla maggior parte dei club. Al contrario qualcuno ne verrebbe drasticamente colpito come ad esempio la Lazio che ha ancora ambizioni scudetto.