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Angelozzi lancia Grosso: “Ha tutto per allenare un top club”

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Il direttore sportivo del Frosinone ha parlato a L'Equipe commentando la scelta del Lione di puntare sul tecnico che ha riportato i ciociari in Serie A
Redazione ITASportPress

Il derby italiano tra campioni del mondo per la panchina del Lione è stato vinto da Fabio Grosso. L’ex allenatore del Frosinone è stato preferito dalla dirigenza francese a Gennaro Gattuso per la sostituzione di Laurent Blanc, esonerato dopo la pesante sconfitta subita contro il Paris Saint-Germain prima della sosta per le nazionali.

Il nome di Grosso peraltro è ben conosciuto dalle parti di fin dai tempi della militanza da giocatore, iniziata proprio subito dopo il trionfo con l’Italia a Germania 2006 e durata fino al 2008. Grosso inoltre era stato inoltre già sondato la scorsa estate da un altro top club della Ligue 1, il Marsiglia, prima che la scelta per il dopo Tudor ricadesse su Marcelino.


Intervistato da L’Equipe, Guido Angelozzi, direttore sportivo del Frosinone portato trionfalmente in Serie A proprio da Grosso nella scorsa stagione, ha pronosticato grandi risultati per il tecnico romano, che ha poi scelto di lasciare la Ciociaria rinunciando a vivere l’avventura in Serie A: "Fabio è un allenatore moderno e competente. Ha tutte le qualità per allenare un top club. La scorsa estate apevamo che lo seguivano Bologna, Sassuolo, Atalanta e Marsiglia. Non sono sorpreso di vederlo al Lione" ha assicurato il dirigente siciliano, che è poi tornato sulla scelta di puntare su Grosso per la panchina dei ciociari, avvenuta nella primavera del 2021 dopo le dimissioni di Alessandro Nesta, che solo 10 mesi prima aveva portato la squadra alla finale playoff per la promozione, persa contro lo Spezia: "Nesta si era appena dimesso, le cose andavano male, ma Fabio ci ha salvato dalla retrocessione”.

L’anno dopo il Frosinone ha mancato la qualificazione ai playoff all’ultima giornata perdendo contro il Perugia. Quindi, la cavalcata della scorsa stagione: “Già quando ero al Sassuolo volevo prenderlo dall'Under 19 della Juve, dove già faceva bene, ma i miei dirigenti lo trovarono troppo giovane per la Serie A” ha aggiunto Angelozzi.

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