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L'INTERVISTA

Atletico Madrid, Simeone ne ha per tutti: stoccate a Joao Felix e al Real Madrid

Simeone
Fresco di prolungamento con il Colchoneros, sulla cui panchina siede dal 2011, il tecnico argentino ha affrontato diversi temi nella chiacchierata a Cadena SER
Redazione ITASportPress

Diego Simeone ha rilasciato la sua prima intervista dopo l'ufficializzazione del rinnovo fino al 2027 con l' Atletico Madrid. Ai microfoni di Cadena SER il tecnico argentino ha parlato di tutto: presente, passato e futuro alla guida dei Colchoneros, aspettative dei tifosi e non solo.

"TERZO INCOMODO" - "C’è la voglia di continuare a costruire insieme e di migliorare. Puntiamo a non essere più solo il terzo incomodo, ma di riuscire a vincere qualcosa. Se ho pensato di andare via? No, ma i primi sei mesi dello scorso anno sono stati i più difficili per me qui. La squadra non rispondeva e abbiamo dovuto cambiare strada anche sul piano del gioco”.


"I TIFOSI VOGLIONO VINCERE" - "Le richieste dei tifosi non sono più le stesse di prima - ha confessato Simeone - Pur conoscendo le difficoltà nel combattere contro Barcellona e Real Madrid e pur essendo molto grata per quello che abbiamo fatto negli anni, la nostra gente ci chiede di vincere. Noi vogliamo provarci, ma sappiamo il nostro livello. Non possiamo alzare troppo il budget, per ora stiamo andando bene nel 'nostro' campionato, quello della Real Sociedad e del Siviglia. Poi se l’anno scorso il Barcellona non avesse preso Lewandowski forse avremmo vinto la Liga, ma sappiamo come vanno le cose. La Champions? È un sogno, il club non l’ha mai vinta e ogni volta che partecipiamo puntiamo ad andare il più avanti possibile. Ma non è un’ossessione”.

STILE DI GIOCO - Ma che fine ha fatto il 'Cholismo'? Negli ultimi tempi il gioco dell'Atletico è cambiato. Meno difesa "ad oltranza" e più possesso: "È la squadra che chiede di giocare così, quando il calciatore si sente bene in un certo sistema di gioco c’è da prenderne atto. Non abbiamo più la fisicità di un tempo, di quando c’erano Diego Costa, Miranda o Godin. Ogni calciatore ha diritto di sentirsi meglio in un certo sistema e con un determinato stile di gioco. Poi tutto sta da come guardi le cose. A me piace difendere bene, il Barcellona l’anno scorso ha vinto soprattutto per come ha difeso”.

JOAO FELIX - Durante la chiacchierata non sono mancati temi scottanti. A cominciare dalle frecciatine mandate da Joao Felix allo stesso Simeone e all'ambiente dopo il trasferimento al Barcellona. Il Cholo replica così...: "Joao ha dato quello che poteva darci. Ha detto delle cose giuste, il Barça attacca più di noi… Ora lo vedo più reattivo anche in fase di non possesso palla. Su di lui si è detto e scritto tanto, con i tifosi dell’Atletico il rapporto non è buono e quando non c’è feeling reciproco è difficile vivere insieme. È come se io volessi vivere in Argentina come si vive in Spagna o viceversa. Nella vita bisogna anche sapersi adattare… In realtà dobbiamo essere contenti di quello che sta facendo perché se resta al Barcellona per noi la cessione sarà una fonte di guadagno, se tornerà qui cercheremo di farlo rendere al meglio".

ARBITRI - Infine il tema arbitrale. Simeone glissa sul 'caso Negreira', ma poi assesta una frecciata al Real Madrid, commentando le parole dell'ad dell'Atletico Gil Marin che ha parlato del presunto condizionamento mediatico creato dai Blancos sui direttori di gara: "Tutto quello che non è del tutto chiaro fa inevitabilmente pensare. Le parole di Gil Marin sul Real Madrid? Penso che abbia solo detto quello che pensa la metà della popolazione spagnola che non tifa Real… Ha solo sostenuto che dal punto di vista mediatico, su tv e radio, si crea un clima molto particolare che rischia di condizionare le partite".

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