Sconfitto per 2-1 in casa dal Fortaleza, con il gol decisivo arrivato al 96' il mitico Peixe, nelle cui fila quest’anno militano anche gli ex “italiani” Tomas Rincon e Dodò, ha chiuso il campionato a 17° e quartultimo posto con 38 punti, frutto di appena 11 vittorie e ben 17 sconfitte, venendo sorpassato proprio all’ultima giornata dal Bahia, vittorioso per 4-1 sull’Atletico Mineiro.
Un dramma sportivo in piena regola quindi per il club che è stato anche di tanti altri miti del calcio mondiale, da Robinho a Neymar, e che conosce quindi il punto più basso della propria gloriosissima storia al termine di un’annata disastrosa interamente vissuta nei bassifondi della classifica.
Poco meno di un anno dopo la morte del mito Pelé, della quale cadrà il primo anniversario il prossimo 29 dicembre, il Santos, al termine di un triennio vissuto in picchiata, dalla finale di Libertadores persa nel 2020 proprio nel derby contro il Palmeiras ai due campionati successivi chiusi in un’anonima posizione di centroclassifica, lascia quindi a Flamengo e San Paolo il primato di uniche due squadre brasiliane a non essere mai retrocesse in B, conoscendo lo stesso amaro destino toccato ad altre formazioni blasonate come Internacional, nel 2016, e Cruzeiro, nel 2019.
Il verdetto del campo ha scatenato la protesta dei tifosi dell'Alvinegro, che hanno cervato di invadere il campo, venendo stoppati dall'intervento delle forze dell'ordine. Gli scontri si sono però spostati nei dintorni dello stadio Vila Belmiro. Il bilancio parziale della polizia parla di alcuni esercizi commerciali vandalizzati e di due autobus e diverse auto private andate a fuoco.
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