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Lione, Aulas è una furia: “Chiederemo 800 milioni di danni al Governo”

Aulas (getty images)

Il presidente del club francese non ci sta dopo lo stop della Ligue 1

Redazione ITASportPress

Scontro totale in Francia tra il presidente del Lione, Jean-Michel Aulas e il Governo dopo lo stop anticipato della Ligue 1. Il campionato francese è stato l'unico tra i tornei top d'Europa a decretare la fine della stagione in anticipo per via dell'emergenza coronavirus. Adesso, mentre in Germania, Spagna, Inghilterra e Italia si pensa a tornare in campo o lo si è già fatto, in Francia c'è chi letteralmente è una furia per la decisione presa e lo dimostra ancora una volta dopo il primo sfogo che aveva fatto discutere.

Aulas rincara la dose e chiede i danni

"I club della Ligue 1 vogliono presentare un ricorso contro lo stato, si tratta di un'iniziativa che parte dal presidente del Saint-Etienne. Il responsabile della chiusura anticipata del campionato è lo stato, il premier ha ordinato la fine e quindi la responsabilità dei circa 800 milioni che perderemo è del governo", ha detto Aulas ai microfoni di RMC. "Forse è per questo che il ministro per lo sport dice che sono state Leghe e Federazione a decidere di modificare il regolamento che impone di arrivare alla 38esima giornata per determinare promozioni e retrocessioni". La spiegazione della sua posizione poi continua: "Le agenzie di viaggio o quelle che organizzano eventi possono beneficiare di esenzioni fiscali totali, il calcio no. Chiederò che anche i club vengano considerati. Questo è un modo per cercare di ridurre i grandi danni economici che la decisione di dichiarare chiuso il campionato ha provocato".

Lione verso la Champions

 Juventus v Lione (Getty Images)

Il club di Aulas adesso dovrà pensare a preparare al meglio la gara di Champions League contro la Juventus anche se le premesse non sono ottimali. Lo stesso patron, pochi giorni fa, aveva così argomentato la prossima sfida di ritorno degli ottavi di coppa contro i bianconeri: "Ci presenteremo a Torino con entrambi i piedi legati e la testa mozzata. Loro avranno ripreso a giocare da fine giugno. I protocolli sanitari sono strumenti ormai standard. L’Uefa è arrivata perfino al punto di preparare un protocllo, ma in Francia non è stato nemmeno guardato. Secondo me questo è uno scandalo".

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