Lucas Hernandez spiega l’addio al Bayern: “Non c’era empatia”

Lucas Hernandez è stato uno degli acquisti più dispendiosi (45 milioni) dell’ultima campagna acquisti del PSG. Il campione del mondo 2018 è tornato in patria dopo aver svolto all’estero tutta la prima parte della propria carriera, tra Atletico Madrid e Bayern Monaco.

Intervistato da Le Parisien a poche ore dalla partita contro il Milan e interrogato sui motivi della propria scelta, il difensore non ha nascosto di aver passato momenti difficili in Germania, dove ha militato tra il 2019 e il 2023, in particolare fuori dal campo: “Il fatto di non saper parlare la lingua mi ha condizionato, inoltre all’interno dello spogliatoio non mi sono trovato benissimo. Non c'era molto dialogo”.

Parole che sorprendono, considerando che tra i compagni di squadra c’erano altri giocatori francesi come Benjamin Pavard e Kingsley Coman, ma Lucas ha confermato di non aver sviluppato empatia con i compagni: “Ho avuto grandi capitani al Bayern a partire da Neuer, ma là fuori dal campo ognuno vive la propria vita. Ti aiutano se c’è bisogno, ma c’è meno spontaneità”.

“Al Bayern ho vinto tutto, ma avevo bisogno di un’altra sfida. Volevo cambiare vita e tornare nel mio paese per sentirmi più a mio agio” ha aggiunto il fratello del milanista Theo.

Nonostante il grave infortunio al ginocchio subito durante la prima partita della Francia a Qatar 2022 contro l’Australia, il Bayern aveva già intavolato le trattative per il rinnovo del contratto di Hernandez: “Dopo il mio infortunio, la società mi è stata accanto e mi hanno proposto un nuovo contratto, ma proprio in quel momento ho cominciato a chiedermi se fossi felice in Germania. Alla fine ho accettato la sfida del PSG” la conclusione.

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