La società si è esposta attraverso un duro comunicato: “Siamo profondamente scioccati della decisione del comitato disciplinare (…) Questa decisione indica inequivocabilmente che la LFP si assolve dalla responsabilità per questi gravi episodi di violenza (…) L'Olympique Lyonnais desidera sottolineare che questi gravi eventi hanno avuto importanti ripercussioni su tutta la squadra e sui tifosi".
In conferenza stampa si è invece espresso lo stesso Grosso, che porta ancora sul volto i segni della sassaiola, al pari dell'assistente Raffaele Longo: "Non pensavo che saremmo dovuti tornare lì. Spero che prendano un'altra decisione perché quello che è successo è qualcosa di molto serio. Non può passare come una cosa normale".
“Non ho nulla contro l’OM, né contro i suoi veri tifosi, né contro l’atmosfera che si respirava lì allo stadio, ma non possiamo pensare di dover giocare a calcio con un autobus blindato - ha aggiunto il campione del mondo 2006 - Quando si verifica qualcosa del genere bisogna prendere una decisione forte, altrimenti le cose inaccettabili torneranno magari anche in forma più grave. E la persona a cui succede potrebbe non tornare a parlare".
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