Le parole del difensore italiano sulla Nazionale azzurra, l'addio di Mancini e il possibile arrivo di Spalletti.
Giorgio Chiellini promuove Luciano Spalletti come commissario tecnico della Nazionale italiana. Dopo le dimissioni di Roberto Mancini, pare essere proprio l'ex Napoli il candidato prescelto per guidare l'Italia. A La Stampa, il difensore italiano ha parlato di diversi temi tra cui, appunto, la situazione legata alla formazione Azzurra.
"L’addio di Mancini è stato inaspettato. Io credo che il mister non avesse più le motivazioni adatte per continuare", ha detto Chiellini. "Se l'ho sentito? Sì e l’ho ringraziato. Lavorare con lui è stata una piacevole sorpresa e non pensavo fosse una persona così generosa. Mi ha aiutato tanto: abbiamo condiviso emozioni incredibili che resteranno nel cuore". "Se sarei stupito di vederlo allenare in Arabia? No. Ora qualsiasi giocatore o allenatore la prende in considerazione".
Un passaggio su Spalletti: "Sono contento che la federazione si stia muovendo verso un tecnico che ha un profilo perfetto per ripartire. Sono fiducioso che dopo la risoluzione degli aspetti burocratici, possa iniziare a costruire un gruppo che poi dovrà in tutti i modi partecipare ai prossimi Europei: questa è la cosa più importante in questo momento. Per Spalletti è il coronamento di una carriera".
Chiellini si è poi soffermato sul cammino degli ultimi anni dell'Italia: "Abbiamo toccato l’apice nel luglio 2021 e dopo l’Europeo abbiamo sottovalutato le prime partite, forse c’era ancora la sbornia di Wembley. Poi c’è crollato il mondo addosso: c’eravamo illusi che fosse più facile e bello, però avevamo il record di risultati utili consecutivi e quello non è mai un caso".