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POST RAPINA

Donnarumma racconta la rapina: “Impotente, ero legato e avevo paura per Alessia”

Redazione ITASportPress

Il portiere racconta la paura della rapina subita e quegli attimi terribili vissuti.

Tanta paura, per sé e per la sua Alessia. Gianluigi Donnarumma parla per la prima volta dopo la rapina subita a Parigi nella sua abitazione con i malviventi che lo hanno legato mentre obbligavano la sua fidanzata a consegnare tutta la merce di valore. A Libero, come riportato da Il Messaggero, il portiere del Psg e dell'Italia, ha raccontato la terribile esperienza vissuta.

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"Trovarsi alle tre di notte gente in casa all’improvviso penso che sia la sensazione peggiore che si possa provare", ha esordito Gigio. "Io sono stato immobilizzato e Alessia è stata costretta a consegnare tutto ciò che avevamo di prezioso. Non posso entrare troppo nei dettagli, ci sono le indagini in corso. Questa mattina io e la mia fidanzata abbiamo dovuto lasciare l’appartamento per permettere che venissero effettuati i sopralluoghi ed eseguire gli accertamenti utili alle indagini e ci siamo momentaneamente appoggiati in un hotel".

Ancora su quanto provato: "La paura è stata tantissima, ma ancora di più era che potesse succedere qualcosa ad Alessia. Io ero impotente, legato, non potevo fare nulla. Poi io non mastico così bene il francese ed è stato difficile spiegare a quelle persone dove stessero tutte le cose. E poi c'era Alessia, ancora adesso spaventatissima, insieme a loro. Avevo paura per lei. Il terrore che le potessero fare del male".