Sulla promozione, la festa e una dedica speciale, Gilardino ha aggiunto: "Non ho toccato il cellulare per un po’ perché abbiamo festeggiato. Allo stadio c’erano i miei genitori, le mie figlie, mia moglie, tutte le persone che mi hanno sempre appoggiato nelle esperienze della mia vita. Quest’anno ho perso mia nonna che per me era una seconda madre, quindi una dedica speciale va a lei. Poi non ho mai ricevuto così tanti WhatsApp: 700-800 persone a cui sto cercando ancora ora di rispondere. Ringraziamoli qui pubblicamente…".
Sul fare il mister: "Se ho mai pensato che non fosse il lavoro giusto per me? Mai. Dentro di me era troppo forte la voglia di allenare, di arrivare, la passione che ho per questo sport. Ricordo che mi davano per matto quando accettai Rezzato, Vercelli o Siena, lontano da casa. Quello mi ha dato la consapevolezza giusta per raggiungere quanto fatto quest’anno. Se uno persevera, poi riesce. Dopo tutti i sacrifici che ho fatto, io quest’anno una risposta l’ho avuta".
![Gilardino (Getty Images) Gilardino](https://prd-images2-gazzanet.gazzettaobjects.it/6obRrwTqO4HiN2GRNYP05raQmfY=/full-fit-in/528x329/smart/www.itasportpress.it/assets/uploads/202303/1a35c193986d3b3e655afdc6cee80481.jpg)
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