Dopo aver parlato della gioia della festa al Ferraris e dell'onore dell'aver giocato con calciatori come Strootman e Criscito che gli hanno fatto i complimenti, Sabelli ha aggiunto: "Questa promozione la più difficile delle tre che ho vissuto? Ogni promozione è complicata e fa storia a sé, sicuramente questa volta la pressione era tanta perché dopo la retrocessione la società ha fatto delle promesse di pronta risalita e le aspettative da parte di tutti erano alte. Giocare con questo peso addosso non è stato facile, quando hai giocatori forti ci si aspetta che si vinca ogni partita ma in Serie B non è così scontato. Lo abbiamo sperimentato in questi mesi, quando a un certo punto ci siamo ritrovati al sesto posto. E poi con un grande girone di ritorno, subendo pochissimi gol, abbiamo centrato la promozione".
"Se c'è mai stata paura di non farcela? Sinceramente no, anche nei momenti più complicati sono sempre rimasto tranquillo. A Tano Caridi, il vice del mister, lo avevo predetto, mi sentivo che decisiva sarebbe stata la partita con l’Ascoli. Mi era già capitato con il Brescia, fummo promossi dopo la gara con l’Ascoli, che io però non giocai perché ero squalificato", ha rivelato il calciatore del Grifone.
Sulla Serie A: "Voglio dimostrare prima di tutto a me stesso che sono in grado di giocare in Serie A, che posso fare uno step in più. Quest’anno arrivavo da un infortunio che mi ero fatto a Brescia, sono partito da gregario e i riconoscimenti che ho avuto alla fine della stagione mi hanno fatto molto piacere, mi hanno ripagato di tutta la fatica fatta in questo lunghissimo campionato". [...].
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