Rombo di Tuono ha parlato del Cagliari, fresco di ritorno in A, ma anche di alcuni momenti della sua carriera.
Interessante intervista al Corriere della Sera, di cui riportiamo solo alcuni stralci, a GigiRiva. L'ex storico centravanti del Cagliarie della Nazionale italiana ha avuto modo di parlare di presente, con la recente promozione dei sardi di nuovo in A grazie a mister Ranieri, ma anche alcuni momenti della sua carriera.
Sul passato Rombo di Tuono ha ricordato: "Il ricordo più bello? Beh, lo scudetto (col Cagliari ndr). Avevamo festeggiato con tutta la squadra. Gli scapoli vivevano insieme in una foresteria e i tifosi venivano anche di notte a tenerci svegli".
Sul no alla Juventus: "Quando Arrica, il mio presidente, scoprì che non andavo, non fu contento per niente. Ma non sono testone: io ero una persona chiusa, avevo avuto un’infanzia tragica, i miei genitori erano mancati presto. Poi sono venuto a Cagliari e abbiamo costruito una gran bella cosa: lo scudetto era il sogno di ogni squadra".
Un rammarico, il Pallone d'Oro dato a Rivera: "Se l'ho digerito? No, non ancora. Mi era stato promesso che l’anno dopo sarebbe toccato a me e poi invece mi sono fatto male".