L’Ucraina esce dagli spogliatoi intenzionata a completare la rimonta. Ci prova Tsygankov, Locatelli si oppone in scivolata, poi Dovbik sfugge alla marcatura di Bastoni e per nostra fortuna calcia a lato. L’Italia ha più spazi a disposizione, il solito Dimarco trova sul secondo palo Zaniolo che serve l’accorrente Zaccagni, ma la conclusione è da dimenticare.
Entrano Biraghi per Dimarco e Gnonto per Zaccagni, mentre Rebrov si gioca la carta Mudryk. Al 60’ un colpo di tacco illuminante di Zaniolo manda in porta Raspadori, ma Bushchan si allunga e devia in angolo. Scalvini di testa manda alto, Zaniolo da fuori area impegna ancora Bushchan. Poi, al termine di un flipper nell’area ucraina, Locatelli centra la traversa. L’Italia non si accontenta del 2-1, vuole chiudere la partita memore di quanto successo tre giorni fa a Skopje. Per l’ultimo quarto d’ora Spalletti manda in campo anche Orsolini e Retegui per Zaniolo e Raspadori: in campo forze fresche, ma senza abbassarsi troppo. Mudryk si incarica di battere una punizione dalla stessa posizione da cui Bardhi ha trafitto Donnarumma, la mira fortunatamente è diversa. Ci prova anche Konoplya, che sfrutta i centimetri in più rispetto a Gnonto e di testa manda a lato. E’ proprio l’attaccante del Leeds ad avere sul piede il pallone del match point, ma al momento di concludere si fa anticipare. Poco male, perché dopo tre minuti di recupero l’arbitro dice che è finita. Ed è una vittoria, la prima del nuovo corso targato Spalletti, che vale oro.
Il cammino verso l’Europeo riprenderà tra un mese: il 14 ottobre l’Italia ospiterà Malta a Bari, poi il 17 volerà a Wembley per affrontare l’Inghilterra in una partita che rievoca il dolce ricordo del trionfo a EURO 2020. Un titolo da difendere la prossima estate in Germania, ma prima c’è una qualificazione ancora tutta da conquistare.
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