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IL DIFENSORE

Genoa, Vogliacco: “Gila mi ha cambiato la vita. Non essere allenato da Mihajlovic una lacuna”

Genoa Vogliacco
Il difensore del Grifone tra promozione in A, allenatori e il pensiero al compianto Sinisa, suo suocero.
Redazione ITASportPress

Intervista a Repubblicaper Alessandro Vogliacco, difensore del Genoa, che ha vissuto una stagione decisamente forte a livello emotivo sia dal punto di vista professionale - con la promozione del Grifone in A - che privato, dalla morte del suocero Mihajlovic al matrimonio appunto con la figlia del compianto Sinisa avvenuto pochi giorni fa.

Lato sportivo, il giocatore rossoblù ha subito guardato avanti alla stagione che sarà: "Voglio dimostrare di essere un giocatore di serie A. Il prossimo dal punto di vista professionale per me sarà un anno fondamentale. Sempre con grande umiltà, ma devo assolutamente dimostrare di poterci stare anch’io in un calcio di un certo livello".


Importante in questa annata, a livello personale, il cambio di allenatore da Blessin a Gilardino: "Perché non giocavo con Blessin? Ogni allenatore ha i suoi gusti e fa le sue scelte. Io mi sono sempre allenato bene, per me stesso e per provare a metterlo in difficoltà. Non se l’è sentita di smuoversi dalla sue convinzioni, però prima di ogni partita mi veniva a parlare, mi faceva i complimenti per come mi ero impegnato in settimana e mi diceva che avrei meritato di giocare".

Con Gilardino, però, le cose sono cambiate: "E col mister è stato feeling a prima a vista. Oltre a dare un gioco alla squadra, è stato straordinario nella gestione umana del gruppo. Aver lavorato tanto e bene, anche quando non giocavo, ha pagato. Ero pronto e nel nuovo sistema di gioco mi sono guadagnato una maglia da titolare".

Non manca un passaggio su Mihajlovic: "Quanto mi manca non essere stato allenato da mio suocero? Questa è una lacuna enorme e che non potrà essere colmata. Lui me lo diceva sempre: lavora, cresci e vedrai che un giorno ti prendo a giocare in una delle mie squadre. Sinisa era un uomo straordinario, in famiglia ci ha trasmesso una forza incredibile quando avrebbe dovuto essere il contrario. Mi ha lasciato una grande responsabilità: essere tosto come lui. Ci proverò".

Gilardino
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