Le parole del tecnico rossonero prima della sfida di San Siro
Il campionato riprende con il botto dopo la sosta per le nazionali: è già tempo di derby meneghino tra Milan e Inter. I rossoneri si avvicinano a grandi passi al match valido per la 4ª giornata di Serie A e in programma in casa nerazzurra. Mister Pioli ha presentato tutti i temi legati all'incontro nella conferenza stampa della vigilia a Milanello."Siamo a inizio campionato, abbiamo cominciato bene e vogliamo continuare così con la testa sgombra. Sono convinto di come la squadra ha preparato e vuole affrontare la partita, sappiamo cosa proporre ma poi le gare vanno giocate e interpretate. Non mi interessano i Derby passati, conta quello di sabato, è un'occasione da sfruttare e voglio che i miei giocatori pensino di poterlo vincere".
"Kjær è pronto per giocare una partita così importante, è forte e ha grande personalità. Di Zlatan ce ne è uno, ma la squadra è cresciuta lavorando in un certo modo, nello spogliatoio ci sono giocatori di grande personalità e Giroud è uno di questi. Rafa è cresciuto molto, sta diventando dominante e determinante per la squadra. Ed è quello che deve provare a fare in campo anche contro l'Inter. Pellegrino è un difensore molto attento, disciplinato, può fare anche il terzino, ha bisogno di crescere e nel tempo ci darà soddisfazioni".
"Voglio vedere il Milan, voglio vedere la squadra seguire i nostri principi di gioco e quello che abbiamo preparato, sono sicuro che affronteremo la partita con lo spirito giusto, con entusiasmo e con il cuore. Contro l'Inter ma anche in tutta la stagione. Non abbiamo paura di nulla. Ho visto attenzione e serenità, mi piace come i nuovi affrontano il lavoro e collaborano tra di loro, sono tranquilli e sorridenti e credo che sia il modo giusto per avvicinarsi a questa sfida".
"L'Inter è l'unica squadra che è riuscita a tener testa al Manchester City e sappiamo di affrontare una squadra forte. Non hanno cambiato molto il modo di giocare in queste prime partite, proveranno a metterci in difficoltà. Noi scendiamo in campo per fare una grande partita e per fare meglio di loro. La prestazione ci darà delle indicazioni, buone o meno buone, su cui lavorare".